Torna su WhatsApp la truffa delle sei cifre: rispondi a un messaggio e perdi tutti gli accessi
“Ciao, ti ho inviato un codice per sbaglio, potresti rimandarmelo?”. È questo il messaggio che torna ciclicamente sulle chat di WhatsApp. Può arrivare da qualsiasi contatto, quello di un parente, quello di un amico, quello di qualche collega di università che non vedete da tempo. È successo anche a Tommaso, nome di fantasia, che ha inviato la sua testimonianza a Fanpage.it. A lui il messaggio è arrivato da una ragazza con cui aveva fatto volontariato anni fa.
“Non la vedevo da tempo, di solito non ci scriviamo”. Nello stesso momento gli è arrivato anche un sms con codice per recuperare l’account: sei cifre. Uno di quei codici che arrivano di solito per confermare un account su una piattaforma. Tommaso ha pensato a un errore e ha inviato il codice. Ora non riesce più ad accedere al suo account WhatsApp. E non solo.
Cosa succede quando si risponde al messaggio
Nel momento in cui si inviano le sei cifre dell’account, il sistema che ha inviato il messaggio si appropria subito dell’identità dell’account WhatsApp. Nessun utente riesce più a entrare. Non si può accedere dall’app sullo smartphone e nemmeno da quella installata sul pc, dove spesso WhatsApp viene usato per gestire i messaggi quando si lavora.
Non solo. Gli utenti non riescono nemmeno ad accedere a WhatsApp Web, la versione della piattaforma a cui si entra direttamente da browser. Trovare un modo per rientrare non è semplice. Tommaso ha provato più volte ma ad ogni tentativo l’applicazione chiede un nuovo codice di ingresso. Un codice che probabilmente viene continuamente inserito dal software che si è impossessato dell’account.
Tutte le volte che Tommaso ha provato a entrare nel suo account WhatsApp è comparsa la solita schermata di errore. “Hai raggiunto il numero massimo di tentativi. Attendi la ricezione del nuovo codice. Riprova tra 11 ore e 27 minuti”. L’orario, ovviamente varia in base al tempo trascorso dagli ultimi tentativi fatti. E anche lui è diventato parte del problema, visto che dal suo account sono partiti altri messaggi di spam.
Da truffato a truffatore: i nuovi messaggi spam
Ricordiamolo. Dietro queste truffe non ci sono hacker che in modo chirurgico puntano degli utenti per rubare qualche dato sensibile. Si tratta praticamente sempre di malware che agiscono in modo automatico. Infettano un account, rubano tutti i dati degli altri account e poi a partire da quell’account ne attaccano altri. Dal numero di Tommaso sono partiti altri messaggi di truffa verso gli utenti. Tutti con la stessa formula. Sembra che questi malware stiano diventano anche un po' sofisticati. Un contatto di Tommaso che ha ricevuto uno di questi messaggi gli ha chiesto un selfie per verificare che la richiesta fosse vera. Gli ha rimandato la foto profilo.