TikTok sta testando il pulsante “Non mi piace” per i commenti
TikTok sta testando il pulsante "Non mi piace" per i singoli commenti: gli utenti possono contrassegnare quelli ritenuti "irrilevanti o inappropriati", il tutto senza essere visibile agli altri. "Per evitare di creare malumori tra i membri della community o demoralizzare i creator, solo la persona che ha registrato un non mi piace su un commento potrà vedere di averlo fatto". Ad affermarlo è la stessa società, tramite post sul blog ufficiale.
La nuova funzionalità andrà ad accrescere la gamma di fattori utilizzati dalla piattaforma per mantenere la sezione dei commenti "costantemente pertinente e un luogo di coinvolgimento genuino". Nel caso di commenti che violano le linee guida della community, sarà possibile segnalarli. Riguardo ai video, TikTok permette già agli utenti di indicare all'app quali sono i non apprezzati per i loro contenuti. La società afferma inoltre di stare sperimentando l'invio di promemoria su alcune funzionalità – come filtro dei commenti, blocco ed eliminazione in blocco – ai creatori che hanno ricevuto un elevato numero di commenti contrassegnati come negativi.
L'implementazione completa delle novità qui elencate verrà discussa tra i membri della società nelle prossime settimane. Intanto, tramite l'ultimo rapporto sulla trasparenza, TikTok rende noto di aver rimosso oltre 85 milioni di video tra ottobre e dicembre 2021 per violazioni. Potrebbe sembrare una quantità enorme, in realtà rappresenta circa l'1% di tutti i video caricati sull'app.
A proposito di attenzioni verso la community, tra le iniziative più recenti di TikTok figura la messa al bando di contenuti che promuovono disordini alimentari e una maggiore chiarezza per quanto riguarda i contenuti d’odio vietati come deadnaming, misoginia e misgendering. "Per individuare e rimuovere le violazioni alle Linee Guida della Community utilizziamo una combinazione di tecnologia e persone" spiegava la società a febbraio scorso. "Continueremo ad addestrare i sistemi automatizzati e formare i team di sicurezza per difendere le nostre policy".