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TikTok chiude davvero il 28 luglio perché ci sono troppi utenti? Non proprio

Tra i profili di TikTok di diversi utenti sta girando un messaggio che annuncia l’imminente chiusura del social. Il testo comincia con “Cari utenti di TikTok, TikTok sarà chiuso il 28 luglio 2023 perché è pieno. Molti membri si sono lamentati del fatto che TikTok sia troppo lento”.
A cura di Valerio Berra
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Anche su TikTok cominciano a girare le catene di S. Antonio. Forse sono una piaga impossibile da debellare dalla specie umana o forse sono solo il simbolo che anche questo social si sta popolando di persone un po’ troppo disposte a credere a tutto quello che gli viene inviato. Indimenticabili i tag su Facebook della zia che aveva appena scaricato l’app ma voleva proteggersi dal furto delle sue foto, dal pagamento di un abbonamento o dall’uso dei suoi dati. Quella avvistata su TikTok riguarda l’imminente chiusura della piattaforma. Riportiamo il testo integrale.

Cari utenti di TikTok, TikTok sarà chiuso il 28 luglio 2023 perché è pieno. Molti membri si sono lamentati del fatto che TikTok sia troppo lento. Ciò dimostra che ci sono molti membri attivi e molti nuovi nel conflitto. Inviamo questo messaggio per vedere se i membri sono attivi. Se sei attivo, copia e incolla la locanda ad altri 15 utenti per mostrare che sei ancora attivo. Chi non invierà questo messaggio entro due settimane verrà rimosso senza esitazione per guadagnare più spazio.

La diffusione della fake news

Il testo qui sopra sta circolando in due modi. Viene ripreso direttamente nei video e mostrato agli utenti oppure viene inviato come messaggio privato. In ogni caso caso non c’è nessun motivo per preoccuparsi. Il messaggio è una delle solite catene di S. Antonio, messaggi che partono un po’ per scherzo un po’ per disinformazione e che terminano sempre con la richieste di inoltro ad altri contatti. In alcune varianti si chiede di mandare il messaggio direttamente a tutti i follower.

In alcuni video che parlano di questa “chiusura imminente” della piattaforma abbiamo trovato qualche riferimento a fatti realmente accaduti. Negli ultimi mesi TikTok ha cominciato ad affrontare una serie di ban da diverse istituzioni. È stato vietato tra i rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti, tra i dipendenti del Parlamento Europeo, tra quelli del governo Regno Unito e da altri organi politici che lavorano su dossier strategici per la sicurezza. Nello Stato del Montana è stato vietato a tutti gli utenti. Nei link che vi abbiamo lasciato trovate tutte le indicazioni.

Il timore di queste istituzioni è che la piattaforma possa utilizzare i dati sensibili per garantire un vantaggio al governo cinese. TikTok infatti è nato in Cina, dove il governo esercita una pressione molto più forte sulle sue aziende. L’app che utilizziamo noi è quella internazionale, quindi i nostri dati non dovrebbero arrivare nei server cinesi. Su questo tema il Ceo di TikTok Shou Zi Chew il 23 marzo è stato interrogato per cinque ore dal Congresso degli Stati Uniti. Si aspettano ancora le conseguenze di questo incontro.

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