Svelata PlayStation 5 Pro ma tra gli utenti parte la polemica: il prezzo è troppo alto
Sony ha annunciato PlayStation 5 Pro. Si tratta di una versione più performante della PlayStation 5 standard, ormai sul mercato da quasi quattro anni. Costa 799,99 euro e il suo lancio è previsto il prossimo 7 novembre. Tra le principali migliorie, potenza di calcolo maggiore grazie alla GPU molto più grande e veloce, illuminazione Ray Tracing avanzata e un’intelligenza artificiale chiamata PlayStation Spectral Super Resolution in grado di analizzare i singoli pixel per incrementare il livello di dettaglio.
Queste sono le tre “big things” di PlayStation 5 Pro secondo Mark Cerny, lead architect di Sony. Il design, piuttosto fedele a quello longilineo di PlayStation 5, era invece già stato diffuso tramite leak ad agosto scorso. Tutto sommato una presentazione con tanta carne al fuoco, che però non è stata ben accolta dal pubblico di giocatori e giocatrici. Al termine della presentazione in streaming della console, i social si sono riempiti di feroci critiche, in particolare modo contro il prezzo, reputato proibitivo.
Quanto costa PlayStation 5 Pro e perché è un problema
C’è da dire che i quasi 800 euro sono necessari per la versione base di PlayStation 5 Pro, che è priva di stand, cioè della basetta per mantenere verticale la console, e di lettore Blu-Ray, necessario per leggere i dischi dei giochi, fruibili altrimenti solo in formato digitale. Le due parti sono comunque acquistabili separatamente, arrivando a un prezzo totale di quasi 950 euro per la versione completa. “Mi faccio un pc a sto punto”. “800 euro senza il lettore è follia!”, “Ma che si sono bevuti?”. Questi sono alcuni dei commenti che è possibile leggere sotto gli account della stampa specializzata italiana che hanno riportato l’annuncio di PlayStation 5 Pro. Il tenore non cambia anche nei commenti sotto le pagine videoludiche internazionali, come Ign. Insomma, è polemica.
A questo si aggiunge la pochezza, in termini di esclusive, dell’offerta ludica di PlayStation 5. Tolte meraviglie come Astro Bot, la console ammiraglia Sony ha puntato principalmente su rimasterizzazioni di titoli recenti, come The Last of Us Parte II, su giochi appartenenti comunque a franchise storici, come Final Fantasy VII Rebirth, o ancora, su sequel poco innovativi di franchise come God of War e Horizon. Insomma, a quattro anni dal lancio, mancano ancora dei titoli che rendano imprescindibile l’acquisto di una PlayStation 5 rispetto alle piattaforme concorrenti. Considerando pure che molte esclusive Sony stanno approdando sempre più spesso anche su PC, è lecito il dubbio sull’appetibilità di una console del genere strettamente legata al concetto di esclusività.
Certo, bisogna ammettere che l’importante eredità lasciata da PlayStation 4 non aiuta, data la qualità delle produzioni che hanno caratterizzato il suo ciclo vitale. C’è da considerare pure l’attuale crisi del settore dei videogiochi, oggi sempre più restio a finanziare prodotti rivoluzionari e innovativi senza la sicurezza del successo. Sony è tra le aziende videoludiche che investe grandi quantità di budget per le sue esclusive (per dire, Marvel’s Spider-Man 2 è costato 315 milioni di dollari), per cui rientrare nei costi è tassativo. Da qui la proposta di titoli-comfort che contano su un pubblico già fidelizzato. Tuttavia, se mancano i giochi che sfruttano a dovere le caratterisitche di una console, a che pro acquistarla?