Sui social ha superato Conte e Meloni: la storia assurda del sindaco-meme Marco Ballarini
Che la lotta politica si sia spostata sul web non è più una novità. Da anni ormai i programmi elettorali e i comizi si sono trasformati in video, polemiche dai caratteri limitati e post pungenti. Se il successo politico non si giudica in base alla viralità, non si può comunque escludere che la visibilità sui social può aiutare nella carriera. E per misurare il polso della politica bisogna gettare uno sguardo nella marea di post e video per capire chi ne sta uscendo vincitore.
Non stupisce che dall'analisi fatta da Primaonline.it Matteo Salvini, leader della Lega e ministro dei Trasporti, si posizioni primo in classifica fra i politici più social. La sua presenza online è nota. Ma è curioso notare che la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nonostante la centralità del suo ruolo nei destini italiani, ma anche il popolare leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte siano stati scalzati dal sindaco di un paese con meno di 20.000 abitanti a meno di 30 chilometri da Milano. In un mese, i suoi video sono stati visualizzati quasi 30 milioni di volte. Per fare un confronto, quelli di Salvini hanno ricevuto metà delle visualizzazioni. Rimane un mistero, forse non troppo complicato da risolvere, quello della viralità di Marco Ballarini, sindaco di Corbetta.
Come è diventato virale il sindaco di Corbetta
Strette di mano ai cittadini di Corbetta? Il momento in cui viene tagliato il nastro di un nuovo negozio? Il conferimento di una medaglia a un cittadino illustre? No, il video più virale pubblicato su TikTok ad aprile da Ballarini non è nulla di tutto questo. Va bene, forse un significato sociale ce l'ha comunque. Seduto sulle scale, con evidente aria mesta, il sindaco di Corbetta è sovrastato da una scritta: "smoke/vape/iqos: 11.99€". L'idea è chiara: fumare ti rovina la vita e ti fa anche perdere soldi.
Quello che non ci si aspetta, però, è quello che arriva dopo. Immagini di felicità, spensieratezza, gioia pura. Con quegli stessi 11.99€, il sindaco (o chi per lui) può comprare un Brawl Pass, l'abbonamento premium a Brawl Stars, un videogioco multiplayer per smartphone. Numero di visualizzazioni: quattro milioni. TikTok e un videogioco popolare fra i più giovani, facile così. Però è proprio qui il segreto del successo: parlare ai giovani dove si trovano i giovani con il senso dell'umorismo dei giovani. Facile a dirsi, tutt'altro è metterlo in pratica.
E su TikTok i suoi video sono proprio così: meme, allusioni non troppo velate a trend popolari come il mewing (una presunta tecnica per rimodellare la mascella e, al tempo stesso, un gesto per affermare superiorità rispetto agli altri), riferimenti continui a Brawl Stars e un insaziabile desiderio di kebab. Ogni tanto, qualche commento alle notizie del giorno (intervallato comunque da numerosi "bro" e "ziopera") o qualche video istituzionale. Ma sul social di ByteDance la strategia è chiara: parlare ai più giovani.
Il paragone con Matteo Salvini
In mezzo c'è una strategia che ricorda quella del primo Matteo Salvini. All'inizio il leader della Lega ha avuto fortuna sui social mischiando immagini semplici e trasversali, dai selfie ai piatti di pasta, con i messaggi politici che hanno definito il suo posizionamento. Qui il linguaggio è aggiornato. I social non sono più un posto per selfie e piatti di pasta, sono diventati spazi dove vincono i meme, i contenuti e una nuova forma storytelling che Ballarini è riuscito a interpretare.
La carriera politica prima di TikTok
Il cambiamento dall'account TikTok a quello Instagram è radicale. Sul primo parla ai giovani, sul secondo (come anche su Facebook e YouTube) parla agli elettori. Un profilo più istituzionale, composto, quasi "classico". Strette di mano, tagli del nastro, medaglie ai concittadini, appunto. Si può obiettare che, in fondo, gli utenti di TikTok sono gli elettori di domani. Non quelli Corbetta, però. Ballarini, infatti, è arrivato al suo secondo e ultimo mandato come sindaco.
Una carriera politica attiva sempre in area centrodestra ma solo da qualche anno come civico, dopo anni dentro Forza Italia. E così nel 1997 è diventato consigliere comunale proprio a Corbetta, nel 2011 assessore ai Servizi sociali, Sviluppo locale e Tempo libero. Poi, nel 2016, la prima candidatura come sindaco, strappata con il 57% dei consensi. Al secondo tentativo è stato riconfermato con più del 60% dei cittadini di Corbetta.