Su TikTok la guerra tra Israele e Hamas è diventata un altro modo per fare due soldi
Lo schermo è diviso in due. Da un lato ci sono i "palestinesi" dall'altro gli "israeliani", in realtà sono solo creator che si sfidano a battaglie virtuali, e urlano per spronare gli spettatori a fare donazioni. Siamo nelle "Live match" di TikTok, il luogo dove si fanno i soldi sfruttando il conflitto tra Israele e Hamas. Gli utenti si tengono parte del bottino, il resto entra nelle tasche della piattaforma. Le battaglie sono parodie di cattivo gusto con bandiere appese alle spalle per segnalare la fazione e urla sguaiate per ottenere sempre più mi piace e regali virtuali.
La vera sfida infatti è solo quella di accumulare più donazioni possibili. Eppure funziona, migliaia di spettatori rimangono a guardare le live, mandano rose, forzieri, isole tropicali. Nelle sfide c'è chi si traveste da terrorista, chi indossa maschere dorate, abiti da crociato, da militare, alcuni mostrano il Corano altri alzano croci barocche. Non mancano quindi le inesattezze storiche e religiose. È uno show grottesco che trasforma la guerra in un gioco a gettoni. Sotto, scorrendo tra i commenti, si legge "Palestina libera", "Lo facciamo per il nostro Signore", e poi emoticon della morte, di capre, e di cuori.
Dal 7 ottobre sono comparsi sempre più video, alcune sfide durano diverse ore, e gli utenti arrivano a donare centinaia di dollari, come ha spiegato Wired US. In realtà però queste battaglie virtuali tra Israele e Palestina esistevano già prima, si sono solo intensificate nell'ultimo mese. E infatti uno dei giocatori più attivi pubblica video registrati delle live da novembre 2022. Si chiama Jrbaldwiniv, nella descrizione del profilo ha scritto Christian Power, e ha 150.000 follower. L'utente vestito da Templare con in mani una spada enorme invoca Gesù e in cinque minuti incassa migliaia di donazioni.
Chi ci guadagna davvero?
Abbie Richards, ricercatrice dell'Accelerationism research consortium specializzata nel monitoraggio della disinformazione su TikTok ha spiegato su Instagram: "Si tratta di persone reali che inviano denaro vero ai tiktoker per manifestare il loro sostegno a Israele o alla Palestina. Ma sapete chi ci guadagna davvero? TikTok, che si prende circa la metà dei soldi che i creator guadagnano con le dirette. Tutto questo non aiuta nessuno, tranne questi truffatori e TikTok. È disgustoso".
TikTok Live Gifts permette ai fan di fare donazioni attraverso stickers, ognuno ha un prezzo specifico. Si possono inviare regali per pochi centesimi, per esempio il panda, vale 0,08 dollari, ma anche regali virtuali decisamente più consistenti, l'astronave ha un valore di 209 dollari, mentre se invii le stelle di TikTok stai regalando 599,99 dollari al creator. Gli stiker vengono acquistati con la valuta in app chiamata "monete", e poi convertiti in soldi reali, una parte viene trattenuta dalla piattaforma. In realtà il meccanismo dei guadagni filtrati era stato già messo in luce da un'inchiesta della Bbc, stando ai dati TikTok guadagnerebbe fino al 70% delle donazioni.
Spendi e dimentica
Secondo Sensor Tower, una società di analisi di mercato, i consumatori hanno speso 9 miliardi di dollari in monete TikTok in tutto il mondo dal lancio dell'app. I guadagni arrivano soprattutto dagli sticker con i prezzi più bassi, e infatti basta guardare le live per veder sbucare a intermittenza rose, che valgono un centesimo. Zach Fitch, che lavora per la società di influencer marketing Ubiquitous, ha spiegato che sono proprio i prezzi bassi ad attirare gli utenti. Si tratta microtransazioni che sfruttano al dinamica dello "spendi e dimentica" utilizzata da moltissimi giochi online. "Incoraggiano semplicemente le persone a dare donazioni davvero piccole che le fanno sentire come se stessero facendo parte di qualcosa", aveva spiegato Fitch a The Atlantic. "Si divertono o ridono con i loro amici."