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Su Minecraft ora puoi trovare una riproduzione perfetta della Basilica di S. Pietro: perché entrarci

Negli ultimi anni su Minecraft abbiamo visto un po’ di tutto. Ricordiamo solo una biblioteca di libri censurati o un pc completamente funzionante in grado di eseguire azioni grazie alla redstone. L’ultima grande riproduzione arrivata è la Basilica di S. Pietro: il progetto si chiama Peter is here ed è stato gestitio direttamente dal Vaticano.
A cura di Lorena Rao
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Oramai il videogioco Minecraft è sinonimo di libertà creativa. I suoi caratteristici blocchetti permettono di ricreare in formato digitale davvero qualsiasi cosa, dal castello di Hogwarts a un pc perfettamente funzionante fino a una biblioteca di libri proibiti. L'ultimo arrivato nelle grandi costruzioni di Minecraft è la Basilica di San Pietro. Ci riferiamo a Peter is Here, il nuovo progetto di Minecraft Education in collaborazione con la Basilica di San Pietro, Città del Vaticano e Microsoft: la chiesa simbolo della cristianità si trasforma in cubetti virtuali per consentire a giocatori e giocatrici di conoscere la storia millenaria dell'edificio e delle opere d'arte contenute.

In particolare, Peter is Here si rivolge alle scuole. “Questa esperienza si propone di accompagnare gli studenti alla scoperta dell'affascinante e multiforme realtà spirituale, artistica e architettonica custodita nella Basilica di San Pietro, luogo in cui la fede di innumerevoli generazioni ha plasmato uno spazio di elevazione e dialogo tra l'umano e il divino” ha detto il Cardinale Mauro Gambetti durante l’evento di presentazione tenutosi a Palazzo Grazioli. “Mi auguro che l'esperienza di gioco qui presentata possa favorire, grazie alle molteplici opportunità offerte dalla piattaforma, un'autentica immersione in questo cammino di conoscenza e riflessione”.

Essenziale il supporto dell’intelligenza artificiale. Nel dettaglio, per Peter is Here sono state impiegate più di quattro tipologie di IA differenti. C’è Microsoft Copilot, che si è rivelata utile per ricercare  le esperienze storiche all'interno del gioco, Microsoft Designer è stata utilizzata invece per concettualizzare gli asset del gioco. A queste si aggiungono Microsoft Visual Studio e GitHub Copilot, usate per supportare le meccaniche di Minecraft, e Microsoft Copilot e Azure OpenAI GPT-4.0, fondamentali per garantire l'idoneità dei testi rispetto all'età e l'accessibilità. In breve, la fusione tra conoscenza storico-artistica e nuove tecnologie permette possibilità di interazione e di apprendimento particolarmente innovative ed efficaci.

Il risvolto educativo di Minecraft

Già a novembre scorso, Basilica di San Pietro e Città del Vaticano avevano lanciato in collaborazione con Microsoft il progetto La Basilica di San Pietro, una mostra interattiva che si inserisce tra le iniziative legate al Giubileo 2025. Ma quello tra Minecraft e la religione non è un’eccezione recente. Uno dei tentativi di contatto più interessanti risale a 2019: quell’anno, il prete gesuita Peter Ballecer aveva aperto il primo server vaticano di Minecraft, chiamato Digital Jesuit Minecraft Server. "Desideravo offrire un luogo che potesse essere meno tossico, in cui potere invitare persone creative, e creare un ambiente nel quale esse possono esprimersi e costruire una relazione", aveva affermato Ballecer ai microfoni di Rome Reports.

Minecraft come luogo di espressioni creative e didattiche è ormai sempre più diffuso. In particolare, Minecraft Education dimostra da anni di essere uno strumento di apprendimento davvero avanguardistico e accogliente, sia per gli educatori che per gli studenti. Ancor prima della pandemia, la piattaforma è stata utilizzata infatti per ricreare opere fondamentali del passato come Romeo e Giulietta di Shakespeare o per spiegare le frazioni in matematica sfruttando proprio gli iconici blocchetti di Minecraft. Il videogioco di Microsoft dimostra dunque come il coinvolgimento dato dall’interazione videoludica possa essere efficace nell’ambito didattico ed educativo.

Tutto quello che si può creare su Minecraft

Al di là di questa prospettiva pedagogica, il successo di Minecraft è strettamente legato alle infinite declinazioni creative. Da quando è uscito, nel 2009, il gioco ideato da Markus “Notch” Persson ha permesso alle persone di dare libero sfogo alla propria fantasia. Da questo principio sono nate creazioni strabilianti, in cui è possibile trovare l'intero universo osservabile, ma anche la riproduzione del brano "Africa" dei Toto fino ad arrivare alla libreria contro la censura giornalistica.

Insomma, è ormai chiaro che Minecraft sia un modo per fare arte e cultura, e quanto realizzato con Peter is Here è la dimostrazione che anche le più alte istituzioni siano pronte a sfruttare le grandi possibilità date dal videogioco, un medium dalle potenzialità davvero incredibili.

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