Su Instagram è iniziata la caccia ai rivoltosi in Brasile: un profilo sta pubblicando tutti i loro volti
Il 9 gennaio il Brasile ha assistito a una Capitol Hill 2.0. I fan dell’ex presidente Bolsonato si sono riversati per le strade a urlare a gran voce la vittoria illegittima di Luis Ignàcio Lula.
L’assalto a Brasilia ha radici lontane, da quanto la destra autoritaria ha deciso di vincere facile e non confrontarsi lealmente con i suoi avversari, quindi moltissimo tempo fa. Ma, se per anni i militanti sono sfuggiti a quasi ogni forma di giustizia, ora su Instagram è iniziata una vera e propria caccia all'uomo.
Il profilo Cotragolpe Brasil
Un gruppo anonimo ha creato una pagina Instagram, Contragolpe Brasil, un gioco di parole a metà tra "Contro il colpo di stato in Brasile" e "Contrattacco in Brasile". Scorrendo il grid appaiono foto di volti, video di uomini che urlano con i cappellini gialli e verdi, screenshot dei telegiornali.
Le immagini sono accompagnate da un appello: “Hai qualche informazione su questa persona che ha partecipato agli atti antidemocratici a Brasilia? Segnalalo al Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza con una e-mail a questo indirizzo: denuncia@mj.gov.br”.
Le ricerche sui social
L’obiettivo della pagina è raccogliere informazioni e identificare le “persone che hanno attaccano la democrazia in Brasile". L’account vuole infatti aiutare le autorità a trovare e punire i fuggitivi. In sole 24 ore ha raggiunto 1,1 milioni di follower. Subito la comunità ha iniziato a collaborare con Contragolpe Brasil. Per esempio tra i commenti si legge un possibile nome per un uomo con occhiali da sole scuri, un cappellino da baseball Adidas, identificato come un funzionario nello stato del Paranà.
La pagina Instagram ha anche spiegato di aver contribuito all’arresto di una donna, Ana Priscila Azevedo che sarebbe tra gli organizzatori della rivolta. "Non sono affatto sorpreso che questo account sia nato così rapidamente", ha spiegato David Nemer, professore di studi sui media dell'Università della Virginia e associato presso l'Università di Harvard. “Sapevamo tutti che l'insurrezione è stata organizzata su gruppi WhatsApp e canali Telegram. È stato annunciato tutto sui social, senza alcun tipo di segretezza”.
Missione golpe
Il golpe in Brasile è stato organizzato dai sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaro, che si sono accampati davanti alle caserme militari di tutto il Paese per protestare contro la (secondo loro) mancata legittimità della vittoria di Luis Inácio Lula da Silva. Poi in autobus hanno raggiunto la capitale per l’insurrezione.
Tutto il viaggio della protesta è stato documentato da post, story e video pubblicati sui social e sulle app di messaggistica. Molte di queste immagini sono state recuperate da Contragolpe Brasil, e sono state utili per ricostruire il viaggio verso Brasilia e riconoscere chi ha partecipato alla manifestazione.
Non è un metodo nuovo
L'account Instagram non è l'unico sforzo di crowdsourcing in Brasile per identificare i rivoltosi. Agência Lupa, per esempio, ha creato un database con messaggi, foto, e video, con tutte le informazioni inviate in forma anonima e privata.
In realtà questo metodo di identificazione non è nuovo. È stato utilizzato anche per riconoscere i responsabili dell’insurrezione del 6 gennaio 2021. Per l’occasione erano stati creati gruppi come The Deep State Dogs o siti come, Faces of the riot, per collezionare i volti di Capitol Hill.