Stop alle vendite di Oppo e OnePlus? Cos’è successo e cosa rischiamo in Italia
Il colosso finlandese Nokia si è rivolto al tribunale competente di Mannheim, in Germania, per una violazione di alcuni brevetti da parte di Oppo e OnePlus, entrambi marchi di BBK Electronics Corporation, gruppo multinazionale cinese nonché uno dei principali produttori di smartphone al mondo. Secondo l'accusa, Oppo e OnePlus hanno violato alcuni brevetti legati alle tecnologie 4G e 5G depositati dall'azienda finlandese nel 2018. Nokia ha quindi richiesto il pagamento delle royalties di 2,50 euro per ogni smartphone venduto che ha infranto il brevetto. Una richiesta che non è piaciuta a Oppo e OnePlus, che hanno deciso di fare ricorso al tribunale di Monaco il 5 agosto scorso. Tuttavia la reazione dei due marchi non ha portato all'esito sperato: il ricorso è stato perso. Da qui la necessità di fermare le vendite di Oppo e OnePlus in Germania.
Oltre allo stop della commercializzazione in territorio tedesco, cosa comporta tutto questo ? I dispositivi venduti prima del ricorso continueranno a ricevere supporto negli aggiornamenti software e nei servizi post-vendita. Per quanto riguarda i principali rivenditori di elettronica, quali MediaMarkt e Amazon, potranno continuare a vendere i dispositivi in magazzino, ma non potranno acquistarne di nuovi dalle aziende coinvolte.
Spenser Blank, direttore delle comunicazioni di OnePlus, ha confermato via The Verge che l'azienda ha interrotto la commercializzazione in Germania dei suoi smartphone e che si sta impegnando per risolvere il contezioso legale con Nokia. "Abbiamo una storia di accordi di cross-licensing con molte aziende leader e ci impegniamo a promuovere un ecosistema di proprietà intellettuale corretto e fondato su sani principi", ha affermato Blank. "Il giorno successivo alla scadenza del contratto 4G tra Oppo e Nokia, quest’ultima si è immediatamente rivolta al tribunale dopo aver richiesto un compenso irragionevolmente alto per il rinnovo".
Nokia intanto si mostra agguerrita su più fronti. Oltre a Oppo e OnePlus in Germania, l'azienda finlandese ha nel suo mirino anche realme e Vivo in Francia, Finlandia, Svezia, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi. L'Italia al momento non sembra essere investita da questa guerra legale dai colossi delle comunicazioni. È chiaro però che la politica aggressiva intrapresa da Nokia rischia di attenuare l'espansione del gruppo BBK nel mercato occidentale.