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Stiamo creando il gemello digitale della Terra per superare la prossima crisi: cos’è Destination Earth

Il progetto è nato nel 2021, e ora l’Unione europea ha lanciato i primi due modelli, il primo per prevenire gli eventi estremi, il secondo per le politiche di adattamento alla crisi climatica. Entro il 2030 Destination Earth dovrebbe completare una replica digitale completa della Terra.
A cura di Elisabetta Rosso
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Jorge Luis Borges immaginava mappe grandi quanto il territorio che rappresentavano. “Con il tempo i collegi dei cartografi crearono una mappa dell’Impero, che uguagliava in grandezza e coincideva puntualmente con esso”, scriveva. Dentro i laboratori europei sta succedendo qualcosa di simile. Da anni gli scienziati stanno lavorano per creare luoghi virtuali che si sovrappongano a quelli reali. Basta guardarci intorno, lampioni, panchine, strade, alberi, palazzi, ponti, ogni cosa può essere replicata digitalmente. Anche la Terra. 

L'Unione europea sta creando un gemello digitale (modello computazionale progettato per replicare un oggetto o processo fisico) del nostro pianeta, chiamato Destination Earth. L'obiettivo è "rivoluzionare la nostra comprensione dei fenomeni naturali, dei pericoli e dell’impatto delle attività umane legate al cambiamento climatico e ambientale", ha spiegato l'Ue.

"Sbloccherà il potenziale della modellazione digitale del sistema terrestre, rappresenta una vera svolta in termini di precisione, dettagli locali, accesso alle informazioni, velocità e interattività. L'attenzione iniziale sarà rivolta agli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi, al loro impatto socioeconomico e alle possibili strategie di adattamento e mitigazione".

Il progetto è nato nel 2021, e ora l'Unione europea ha lanciato i primi due modelli, il primo per prevenire gli eventi estremi, il secondo per le politiche di adattamento alla crisi climatica. "Grazie a questa iniziativa, l'Europa sarà preparata meglio a rispondere alle grandi catastrofi naturali, adattarsi ai cambiamenti climatici e a valutare i potenziali impatti socioeconomici e politici di questi eventi eventi." Entro il 2030, Destination Earth dovrebbe completare una replica digitale completa della Terra.

Gli obiettivi di Destination Earth

L'obiettivo di Destination Earth è eseguire simulazioni interattive del sistema Terra, concentrandosi sugli impatti regionali dei cambiamenti climatici, per migliorare la capacità di previsione. Come si legge sulla pagina dedicata al progetto, Destination Earth vuole "proteggere la biodiversità, gestire l'acqua, le energie rinnovabili o le risorse alimentari e mitigare i rischi di catastrofi in un mondo che cambia".

Le simulazioni generate dal gemello digitale della Terra serviranno per valutare "l'impatto delle politiche ambientali delle misure legislative esistenti e sostenere l'elaborazione di politiche future basate su dati concreti. Sfruttare il potenziale del calcolo distribuito e ad alte prestazioni (HPC) e della gestione dei dati su scala estrema." Per realizzare il gemello digitale l'Ue ha collaborato con l'Agenzia spaziale europea (Esa), il Centro europeo per le previsioni meteo di medio termine (Ecmwf),  l'Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteo e altre 116 realtà, tra queste aziende, imprese, centri di ricerca e università.

Quali sono i vantaggi del gemello digitale

Treni, motori aerei, piattaforme petrolifere offshore, interi quartieri possono essere progettati e testati digitalmente prima di essere prodotti fisicamente. I gemelli digitali vengono spesso utilizzati per modellare, comprendere e analizzare sistemi complessi. Grazie alle simulazioni interattive è possibile analizzare diversi scenari e prevedere possibili rischi. Per testare accuratamente i cambiamenti del sistema reale il gemello digitale deve rappresentare accuratamente il sistema fisico in modo fedele. Il modello deve quindi ricevere aggiornamenti continui dal mondo reale.

L'Unione Europea prevede che configurazione completa di Destination Earth arriverà nel 2030. "Il progetto è la base per efficaci strategie di adattamento europee a sostegno della transizione verde, aiutando l’UE a raggiungere l’obiettivo di diventare carbon neutral entro il 2050 e per l’attuazione del Green Deal e della strategia digitale", ha spiegato l'Esa. “La piattaforma fornirà una ricca gamma di applicazioni e servizi, che diventeranno progressivamente accessibili a tutti e creeranno un nuovo ecosistema flessibile e scalabile”.

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