“Spengono il Gps, è come guidare di notte senza fari”: ora la Russia riesce a colpire il traffico aereo
"È come se qualcuno spegnesse i fari mentre stai guidando di notte, è pericoloso", ha detto il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis al Financial Times. E non c'è metafora che descriva in maniera più vivida quello che è successo ad alcuni voli di Finnair, la compagnia aerea di bandiera finlandese che nelle scorse settimane ha dovuto interrompere alcuni voli perché il segnale GPS è scomparso mentre si trovavano ancora in volo.
Il segnale, però, non è semplicemente sparito: è stato disturbato di proposito per mettere a repentaglio la sicurezza dei due voli civili che stavano andando verso l'Estonia. O almeno questa è l'accusa che i Paesi baltici hanno lanciato verso Mosca, che già nei mesi passati ha dovuto affrontare accuse simili.
Un'ipotesi confermata anche dal Regno Unito. Proprio nelle ore dell'attacco, il segretario della Difesa Grant Shapps stava viaggiando con un aereo del governo proprio nella zona di Kaliningrad quando i sistemi GPS hanno smesso di funzionare.
Quali sono le accuse dei Paesi baltici verso Mosca
Partiti da Helsinki, i due voli di Finnair erano diretti verso l'aeroporto estone di Tartu, una città nel sud del Paese baltico, a meno di 50 chilometri dal confine russo. Ma le operazioni di discesa sono state interrotte: il segnale GPS è saltato all'improvviso, rendendo impossibile completare l'atterraggio in sicurezza.
Nonostante la maggior parte degli aeroporti sia adesso dotata di strumentazioni per consentire l'atterraggio senza sicurezza, quello di Tartu "è uno dei pochi aeroporti dove le procedure di atterraggio richiedono un segnale GPS", ha spiegato al Financial Times Juho Sinkkonen, capo delle operazioni di volo di Finnair. E per questo motivo i due voli sono stati costretti a tornare indietro a Helsinki.
Si tratta solo dell'ultimo episodio di una lunga sequenza di interferenze ai sistemi GPS degli aerei (ma anche delle navi) che viaggiano verso i Paesi baltici e la Polonia. Come riporta il Guardian, in circa otto mesi sarebbero stati oltre 46.000 i voli che hanno registrato problemi con il segnale satellitare. E tutti quelli che hanno segnalato dei problemi stavano viaggiando in direzione dei Paesi europei confinanti con la Federazione russa.
Cos'è il Baltic Jammer
La colpa sembrerebbe del famigerato Baltic Jammer, un sistema di disturbo degli segnali GPS che secondo diverse ricostruzioni sarebbe stato posizionato nella exclave di Kaliningrad, la città russa che affaccia sul Mar Baltico, stretta fra la Polonia e Lituania. La sua posizione, come la sua esistenza, per adesso è solo una speculazione, anche perché comprensibilmente non è mai arrivata una conferma da Mosca. Ma il numero e la localizzazione degli incidenti registrati nei mesi passati (e che vengono riportati anche dal sito Gpsjam.org) non lasciano dubbi sull'esistenza di un sistema per interrompere o spostare il segnale GPS.
Guerra ibrida, ma questa volta portata anche sui voli civili. La tecnologia, infatti, non è nuova. Dall'inizio dell'invasione in Ucraina nel 2022 è stata usata dall'esercito russo per confondere le tecnologie di Kiev, specialmente quando si trattava di droni.
Come funziona il jamming, la tecnica per disturbare il segnale GPS
Il jamming è una tecnica di interferenza radio che impedisce ai sistemi di accedere ai segnali satellitari. In sostanza, il jammer invia dei segnali radio a una frequenza simile rispetto a quella dei sistemi che l'attaccante vuole "confondere". In questa maniera, i nuovi segnali possono interferire con quelli originali, rendendo praticamente impossibile orientarsi o andando incontro a vere e proprie interruzioni del segnale satellitare. Oppure, ed è il caso dello spoofing, è possibile anche ridirezionare il segnale in un altro punto, "spostandolo" rispetto all'area originale.