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SpaceX porta altri quattro astronauti privati nello Spazio: un biglietto costa 55 milioni di dollari

Con la sua seconda missione Axiom vuole realizzare nuovi esperimenti scientifici, aumentare l’esperienza del personale di terra e allargare i fronti di collaborazione, in questo caso con l’Agenzia spaziale saudita.
A cura di Elisabetta Rosso
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Se i privati mettono un piede dentro a luoghi prima inaccessibili, allora quello è il sintomo della rivoluzione commerciale: in altre parole quello che prima era di pochi diventa di tutti. È successo per tutte le innovazioni, ora in prima linea c’è lo Spazio. Ieri, su un razzo di SpaceX, è partita la seconda missione commerciale con equipaggio, Axiom 2. SpaceX è stata fondata da Elon Musk. A bordo ci sono anche il primo uomo e la prima donna astronauti dell'Arabia Saudita, Ali Alqarni e Rayyanah Barnawi. Questa mattina la missione ha raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale.

Tra due anni Axiom prevede di mettere in orbita i primi moduli dalla sua stazione spaziale, la base per portare più persone nello Spazio. L’investimento privato punta a trasformare l'orbita terrestre in qualcos'altro: un laboratorio (per realizzare materiali impossibili da produrre sulla Terra a causa della forza di gravità), un set cinematografico, una palestra per addestrare gli astronauti e anche una nuova frontiera del turismo. "Ci sentiamo davvero pronti ad andare", ha Peggy Whitson, prima donna comandante della missione spaziale privata. Axiom-2 è "un precursore di dove siamo diretti".

La missione Axiom 2

Il razzo Falcon 9 è decollato ieri alle 17:37 dal Kennedy Space Center in Florida, e l'equipaggio è arrivato questa mattina alla Stazione Spaziale dove per otto giorni verranno svolti test. Non è chiaro quanto sia costata la missione, ogni membro però ha pagato 55 milioni di dollari per partecipare. L'equipaggio ha viaggiato sulla navicella spaziale "Freedom" di SpaceX, già utilizzata dalla NASA per traghettare i suoi astronauti alla stazione spaziale. La missione, guidata da Peggy Whitson, astronauta della Nasa che ha trascorso 665 giorni nello Spazio, diventata poi direttrice dei voli di Axiom, è composta da quattro persone.

Fanno parte dell'equipaggio gli astronauti sauditi Rayyanah Barnawi, oncologa specializzata sul tumore del seno, Ali Al-Qarni, ex membro dell'aeronautica saudita, e pilota di aerei, e poi l'imprenditore John Shoffner, che ha fondato una società di cavi in ​​fibra ottica, ed è appassionato di Spazio, a 17 anni ha preso la licenza di pilota. “Mi sento come se mi fossi preparato a questo per tutta la mia vita", ha detto durante la conferenza stampa.

Il futuro dello Spazio

Non è la prima missione per Axiom, nel 2022 tre dirigenti d’azienda sono stati accompagnati da Michael López-Alegría, un ex astronauta della NASA. La Ax-1 era però durata 17 giorni a causa dei problemi meteo che avevano impedito il rientro a Terra in sicurezza. L'obiettivo a lungo termine di Axiom è costruire una sua stazione spaziale nell'orbita terrestre, e con la sua seconda missione vuole realizzare una serie di esperimenti scientifici, aumentare l'esperienza del personale di terra e allargare i fronti di collaborazione, in questo caso con l'agenzia spaziale saudita.

La Nasa per anni ha impedito a cittadini privati di visitare la stazione spaziale, poi nel 2019 ha cambiato rotta aprendo nuove collaborazioni oltre i confini statali. "Queste missioni sono molto importanti per noi della NASA mentre cerchiamo di aprire lo Spazio, e in particolare l'orbita terrestre bassa, a una sezione trasversale più ampia della società", ha spiegato Ken Bowersox, amministratore associato della direzione della missione delle operazioni spaziali della NASA. “C'è molto da fare lì. E pensiamo che l'economia nell'orbita terrestre bassa continuerà ad espandersi e un giorno la NASA si limiterà solo a partecipare. Acquisteremo servizi dall'industria privata nell'orbita terrestre bassa e poi ci occuperemo di esplorare tutto quello che c'è fuori”.

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