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Sorpresa per i gamer: PS 5 trasmette a tutti lo stesso messaggio per i 30 anni del marchio PlayStation

I suoni, le grafiche: il nuovo aggiornamento per PlayStation 5 riporta a tutto com’era nel 1994. Non mancano nemmeno gli omaggi a PS2, PS3 e PS4. È con questo tuffo nel passato che Sony ha deciso di celebrare i 30 anni di videogiochi PlayStation.
A cura di Lorena Rao
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Se si accende adesso la propria PlayStation 5, apparirà la schermata iniziale della prima PlayStation, quella bianca al cui centro si vede il rombo arancione di Sony. È un nostalgico omaggio per i 30 anni di PlayStation. Una volta avviata la console, è possibile scegliere il tema dell'interfaccia in base alla propria generazione preferita. Ci sono tutte: PS1, PS2, PS3 e PS4. Qui a stuzzicare davvero l'effetto nostalgia sono i suoni, magari quando si passa da un menù all'altro, identici a quelli delle vecchie console. Tutto questo è gratuito e per un periodo limitato. Per attivarlo basta scaricare l'ultimo aggiornamento e riavviare PlayStation 5. Poi il tuffo nel passato è servito.

30 anni sono un anniversario importante, che Sony ha deciso di celebrare puntando sul forte valore storico e affettivo delle sue icone videoludiche. Nelle scorse ore, gli account ufficiali PlayStation, nonché game designer iconici per la storia delle console Sony, come Hideo Kojima (Metal Gear Solid, Death Stranding), hanno accolto trailer e contenuti volti a omaggiare l'immaginario culturale videoludico targato Sony. Una dimostrazione di quanto sia importante la componente emozionale nei videogiochi, che si basa sui ricordi, sulla nostalgia, ma anche sulla capacità di immaginare il futuro.

Il videogioco secondo PlayStation

La prima PlayStation arriva il 3 dicembre del 1994 in Giappone. L'anno successivo in Europa, Stati Uniti e Canada. La sua entrata nel settore dei videogiochi, all'epoca dominato da Nintendo e Sega, rappresenta una rivoluzione. Al di là delle migliorie tecnologiche, come il supporto ai CD-Rom e alla grafica 3D, ciò che ha reso importante PlayStation è la sua idea di videogioco, da esprimere attraverso personaggi e storie che fossero mature rispetto alla concorrenza. Da qui la nascita di simboli irriverenti come Crash Bandicoot e Spyro, ma anche di eroi con le loro oscurità, come quelli conosciuti in Final Fantasy, Silent Hill, Resident Evil e il già citato Metal Gear Solid. E che dire del dettaglio grafico visto in Gran Turismo e Wipeout.

PlayStation ha dunque inaugurato una scia in cui il videogioco diventa un modo profondo e innovativo di raccontare fantasie e realtà. Questo approccio è ancora presente nell'animo di PlayStation, come evidenzia la nuova generazione di protagonisti e protagoniste dove figurano Kratos, Aloy, Joel ed Ellie, per citarne alcuni. Personaggi che hanno travalicato l'idea di eroi per avvicinarsi di più all'idea di essere umani. È con l'evoluzione delle sue icone che PlayStation è riuscita ad accompagnare negli anni chi gioca. In un momento storico in cui il settore è avvolto dalla crisi e dell'incertezza del futuro, il passato sembra un ancora di salvezza per ricordare valori ed emozioni e stringere attorno a sé la community. PlayStation lo ha capito bene.

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