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“Sono femminista, ora guardami cucinare”: cosa c’è dietro la nuova frase virale sui social

I social stanno alimentando le derive anti femministe. Le etichette e gli hashtag finiscono per schiacciare il genere femminile in categorie prestabilite. Ora le donne stanno rispondendo postando video dove corrono in moto, parlano in pubblico, portano a termine un’operazione chirurgica o impilano i libri che hanno pubblicato.
A cura di Elisabetta Rosso
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Negli anni '60 Kelvinator lancia la pubblicità del suo nuovo frigorifero. Mostra una donna schiacciata tra lo sportello e la parete, sbuca solo il suo volto sorridente. In primo piano il marito e la figlia ammirano soddisfatti un frigo strabordante. Il binomio donna e cucina è un caposaldo nella retorica del patriarcato. E ancora oggi resiste bene. Non a caso su TikTok è diventato virale il video dell'influencer Lily Kate: "Non sono una femminista. So cucinare per davvero", dice e fa scivolare un piatto di pasta verso la telecamera.

Il video fa parte di un ecosistema più ampio. Su TikTok ha infatti preso forma un patriarcato new age riconfezionato in video da 30 secondi. A portarlo avanti sono soprattutto giovani donne che cerano nuove identità sui social. Dalle "divine feminine" che incoraggiano le donne alla sottomissione per allinearsi con l'energia femminile, alle trad wife, pin up rispolverate che puliscono i piatti al rallenty, cucinano i piatti preferiti dai mariti, mostrano elettrodomestici luccicanti con sotto Doris Day che canta "It's a lovely day today".

Ma c'è anche la controparte. Il video di Lily Kate ha innescato infatti una risposta immediata. Le donne su TikTok hanno ripreso la clip stropiando la frase iniziale: "Sono femminista. Ora guardami cucinare".

Il nuovo trend "Watch me cook"

Le risposte si basano su un gioco di parole. La frase "I'm cooking" nello slang ha iniziato a essere utilizzata per indicare la preparazione di qualcosa. E infatti le donne che riprendono il video dopo aver pronunciato la frase "Now watch me cook", mostrano a favore di camera i loro successi o i loro talenti. C'è che si filma mentre corre in moto, parla in pubblico, svolge un'operazione chirurgica, o impila i libri che ha pubblicato.

Ingegnere, architette, avvocate e attiviste hanno pubblicato i video per rispondere a Kate. Anche l'astronauta e autrice Kellie Gerardi ha condiviso il video di sua figlia che la osservava mentre volava con i Thunderbirds dell'aeronautica americana. Nella didascalia scrive: "Per me, il femminismo ha sempre significato semplicemente la libertà di esplorare equamente il proprio pieno potenziale in questo mondo".

L'anti femminismo su TikTok

"Non sono una femminista. So davvero cucinare", dice Lily Kate. Il messaggio evidente è che le femministe non sanno cucinare, quello implicito è che lo spazio d'elezione per una donna che non tradisce la sua natura è la cucina. I social stanno alimentando le derive anti femministe. Le etichette, gli hastag finiscono per schiacciare il genere femminile in categorie prestabilite. È una storia vecchissima, da sempre c'è qualcuno che dice come bisogna essere donna. Il denominatore comune dei nuovi trend è la ricerca disperata di identità che sfocia in stereotipi pericolosi. Vedi il vecchio adagio: il posto di una donna è in cucina.

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