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L'implosione del sottomarino Titan a giugno 2023

Sommergibile Titan, svelate le foto del relitto in fondo al mare: le ultime parole dell’equipaggio

Il sommergibile Titan è affondato il 18 giugno del 2023 nelle acque vicino al relitto del Titanic. A bordo c’era una spedizione turistica che voleva vedere da vicino il relitto. Tutte le persone a bordo sono morte.
A cura di Valerio Berra
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È il giorno delle udienze con gli ex dipendenti. Le indagini della Guardia Costiera degli Stati Uniti sull’implosione del sommergibile Titan stanno procedendo. I dettagli che emergono sono parecchi e vanno tutti in una direzione: la sicurezza del sommergibile della OceanGate era appesa a un filo. Nelle testimonianze emerse fino a questo momento si stanno chiarendo diversi punti sulla struttura del sommergibile, sui test falliti e soprattutto sugli incidenti che hanno segnato la sua storia.

Non solo. Fra le immagini che stanno emergendo ci sono anche quelle del recupero dei resti del Titan. Fino ad esso le foto che erano circolate immortalavano i resti del sommergibile una volta estratti dall’acqua. Ora invece le immagini emerse in questa inchiesta mostrano i resti del Titan in fondo al mare, appoggiati alle sabbie del fondale o quasi 4.000 metri di profondità. Si tratta di foto autentiche, non degli scatti del gamepad emersi dopo l'incidente.

L’incidente a pochi giorni prima della missione

In una delle testimonianze è emerso anche un dettaglio sui giorni prima dell’incidente, avvenuto il 18 giugno del 2023. Prima di partire, esattamente il 24 maggio, il Titan aveva affrontato una tempesta. Il giorno dopo era stato trovato mezzo affondato, con danni alla carenatura del cono e della coda. Tre giorni dopo era stata organizzata un’immersione di prova: qui sono stati riscontrati 13 problemi di sicurezza alle apparecchiature necessarie per la missione.

Molte delle decisioni tecniche erano guidate da Stockton Rush, Ceo di OceanGate. C'era anche lui al momento dell'implosione insieme alle altre vittime. Nelle audizioni della Guardia Costiera le voci che hanno sollevato dubbi sul lavoro di Rush nella costruzione del sommergibile. Tra queste c'è anche il direttore tecnico Tony Niess: "Non mi ha sorpreso il fatto che abbia fallito dove ha fallito".

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GUARDIA COSTIERA | Le immagini dei relitti del Titan

La trascrizione delle ultime comunicazioni

Sempre durante le inchiesta sono emerse anche le ultime parole dell’equipaggio del Titan, materia che negli ultimi mesi è stata al centro di parecchie ricostruzioni molto fantasiose. Ora sappiamo in base alle ricostruzioni che le ultime parole effettivamente sentite dell’equipaggio dal personale di supporto sono state “Qui va tutto bene”. Nello specifico la versione originale è stata “All good here”.

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