Siamo entrati su Ruwiki, la versione russa di Wikipedia: qui si racconta una guerra che non esiste
Manipolano, tagliano e interpretano. È l'altra versione della Storia quella che si legge su Ruwiki, l'alternativa a Wikipedia in Russia. Siamo entrati sul portale che è ancora in versione beta (gli utenti quindi non possono modificare al momento) e dopo aver digitato in russo "Guerra in Ucraina" ci siamo trovati di fronte a una narrazione fuorviante in linea con la censura e la propaganda del governo russo. E se il diavolo sta nei dettagli, il primo indizio della posizione di parte sta nella semantica. Su Ruwiki infatti non si parla di guerra ma di "operazione militare speciale", come la definì Vladimir Putin nel discorso televisivo del 24 febbraio 2022, poche ore prima dell'invasione dell'Ucraina.
Non solo. Sempre sulla pagina che ripercorre gli eventi salienti del conflitto non appare il 23 giugno, il giorno dell'ammutinamento delle truppe Wagner. Non stupisce, dopo l'annuncio di Prigovzin il governo ha infatti bloccato l'accesso a Google News e nascosto i risultati di alcune ricerche su Yandex, il Google russo. Ha in poche parole censurato tutte le informazioni sul gruppo di mercenari. Sempre su Ruwiki, nella pagina invece dedicata a Vladimir Putin, si legge che il più grande difetto del presidente russo è arrivare in ritardo agli appuntamenti istituzionali.
Su Ruwiki, per rendere più credibile il racconto, vengono anche riportati articoli di stampa estera, copiano frasi, le estrapolano dal contesto e con collage studiati ad hoc articolano nuovi significati. "È il fallimento della controffensiva ucraina, che in un mese di vigorosa azione non è andata oltre la "zona grigia" e non si è nemmeno avvicinata alla prima linea di difesa dei russi, l' esperto di intelligence e capo della la società di consulenza londinese Mayak Intelligence, Mark Galeotti, in un articolo per il Times, ha notato la caparbietà dell'esercito russo che è diventato ancora più capace dopo 16 mesi di guerra."
La fonte citata nella biografia è un'analisi di Galeotti, siamo andati a leggerla. L'articolo in realtà analizza semplicemente gli ostacoli della controffensiva ucraina, non parla né di fallimento né di netta supremazia dell'esercito russo. Sempre su Ruwiki si legge ancora: "Nessuna delle aree delle forze armate ucraine è riuscita ad avanzare e Kiev ha riconosciuto i problemi durante la controffensiva". Nessun punto debole dell'attacco russo invece viene menzionato. D'altronde basta guardare la bibliografia, tralasciando gli articoli esteri manipolati, sono tutte fonti interne vicine al governo russo.
La pagina di Vladimir Putin su Ruwiki
Abbiamo anche cercato la pagina dedicata a Vladimir Putin e la prova del nove è stata la voce "Critica", che corrisponde alla sezione "Controversie" di Wikipedia. Le abbiamo comparate. Sulla versione italiana dell'enciclopedia ci sono diversi paragrafi. Tra questi: Accuse di autoritarismo, Accuse di voler creare un culto della personalità, Accuse di malversazione, Accuse di omofobia. Riporta anche che la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti di Vladimir Putin per i crimini di guerra avvenuti in Ucraina.
Passiamo ora a Ruwiki. La voce critica è scarna, una manciata di righe dove non viene citata nessuna delle accuse riportare da Wikipedia. La critica più pesante che gli viene mossa è di essere ritardatario. "La stampa di tutto il mondo ha notato il caratteristico ritardo di Putin che non arriva in orario agli incontri programmati con i capi di stato, di governo, i reali e il Papa", si legge sulla pagina. Dopo, invece di elencare le reali controversie, il paragrafo spiega che l'opposizione durissima si è accanita ingiustamente contro il presidente russo.
Come nasce l'alternativa russa a Wikipedia
Ruwiki, lanciata a fine giugno, è stata fondata da Vladimir V. Medeyko, l’ex direttore di Wikimedia Russia, la sezione russa della Wikimedia Foundation. In realtà non nasce come portale di informazione ma in seguito all'invasione russa dell'Ucraina è diventata sempre più simile a un'alternativa di Wikipedia che cerca anche di dare notizie e ricostruzioni storiche. Il portale è soprattutto una risposta agli scontri tra l'enciclopedia online e il governo russo. Per esempio, a giugno dello scorso anno, Wikipedia ha rifiutato le richieste di un tribunale russo di rimuovere articoli sull'invasione dell'Ucraina, e da allora è stata multata più volte dallo Stato. In generale negli ultimi anni è stata accusata di non rispettare le leggi che regolano il settore dei media, in altre parole, di non allinearsi con le direttive del governo.
E infatti proprio Medeyko in occasione del lancio di Ruwiki ha spiegato: "Wikipedia ha sviluppato una reputazione ambigua in Russia, è diventato difficile attrarre partner per sostenerla. Ma la domanda del pubblico per nuovi progetti simili a Wikipedia, al contrario, è cresciuta. Di conseguenza, sappiamo che servono nuove soluzioni e vogliamo testarle nella pratica". Eppure questa urgenza non viene riscontrata nei numeri visto che nel 2023 Wikipedia è l'ottavo sito più visitato in tutta la Russia.