Sentinel, la prima città sotto il mare verrà costruita a 200 metri di profondità
Nel 1962 dieci scienziati vissero per 30 giorni in una scatola a 10 metri di profondità nel Mar Rosso. Ma la Continental Shelf Station Two è stato solo il primo passo. Il sogno di abitare i fondali oceanici ha radici antiche, dai romanzi di avventura fino a primi esperimenti eroici nel ‘900. Ora Deep, società americana specializzata in tecnologia ed esplorazione oceanica, promette una città sul fondale oceanico entro il 2027. Si chiamerà Sentinel e dalle prime immagini sembra un habitat retrofuturista che oscilla tra Jules Verne e le scenografie di Star Trek.
La città verrà costruita a 200 metri di profondità nel sud-est del Galles al largo della costa di Chepstow. Sarà composta da sottomarini, i moduli ospiteranno sia residenze, sia laboratori di ricerca e osservatori per comprendere meglio l'oceano e la piattaforma continentale. I ricercatori potranno vivere per 28 giorni consecutivi sul fondale. Finora l’esplorazione sottomarina si è limitata a brevi incursioni dalla superficie. La promessa di Deep è quella di rivoluzionare l'accesso all’ambiente sottomarino e di conseguenza comprendere meglio la sua influenza sul meteo, scoprire nuove possibilità per produrre ossigeno, e salvaguardare l'oceano dal cambiamento climatico. Come ha spiegato dirigente della Deep, Steve Etherton: “Dobbiamo preservare gli oceani. Per farlo dobbiamo capirli."
Come funzionerà la città sottomarina
L'habitat sottomarino di DEEP è stato pensato non solo per la ricerca, gli spazi infatti possono essere modificati per creare case vivibili sotto il mare. Si potranno aggiungere, togliere o sposare i sottomarini. I moduli base saranno di 17.5 metri per 6 e potranno ospitare sei persone.
Il team ha spiegato che la struttura è stata progettata per adattarsi alla pressione del mare.Le architetture sottomarine tendono infatti a utilizzare superfici curve per distribuire meglio i carichi di spinta prodotti dall’acqua quando si immerge qualsiasi oggetto. Sentinel è stata sviluppata in orizzontale per far si che si ancori meglio al terreno. Il gruppo di ricerca DEEP sta anche lavorando a un bioreattore su larga scala per gestire lo smaltimento dei rifiuti.
L'obiettivo del progetto Sentinel
Steve Etherton, presidente di DEEP per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, ha spiegato: “Gli oceani sono al centro di molte sfide generazionali che il mondo si trova ad affrontare, e offrono anche molte altre opportunità che non riusciamo nemmeno a immaginare. Influenzano il tempo. Influenzano il clima. Ci influenzano. Tuttavia, questo ecosistema che sostiene la vita rimane sorprendentemente sconosciuto. Attraverso una tecnologia innovativa DEEP consentirà agli scienziati di operare in profondità per lunghi periodi di tempo e speriamo, in qualche modo, di contribuire alla nostra comprensione di questo ambiente vivificante”.