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Sembravano stelle cadenti ma era solo spazzatura dallo Spazio, il segreto delle luci in California

Secondo le prime ricostruzioni, i fuochi che hanno attraversato i cieli della California non dovrebbero essere altro che vecchie attrezzature scartate dalla Stazione Spaziale Internazionale.
A cura di Valerio Berra
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Sacramento, California. Luci nel cielo di notte. All’inizio sembrano quasi stelle cadenti. Ma qualcosa non torna. Sono troppe. Sono troppo vicine e la loro scia assomiglia alla coda infuocata di un meteorite che entra nell’atmosfera. Secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration però quelle luci non sono nemmeno meteoriti. I frammenti che hanno illuminato i cieli della California non sarebbero altro che spazzatura spaziale.

Nello specifico dovrebbe trattarsi di una serie di apparecchiature scartate dalla Stazione Spaziale Internazionale nel 2020 che solo in questi giorni sarebbero rientrate nell’atmosfera terrestre. Twitter è piena di video registrati con lo smartphone puntato verso il cielo. Anche perché la luce sprigionata dalla combustione di questi oggetti era così intensa che si poteva vedere anche in mezzo a tutto l’inquinamento luminoso.

Tutta la spazzatura che abbiamo in orbita

Nell’orbita attorno alla Terra ormai c’è un po’ di tutto. Ci sono costellazioni di satelliti per servizi di ogni tipo, non ultima la rete Starlink che sta creando Elon Musk. Ma ci sono anche detriti di varia natura. Satelliti morti o troppo vecchi per essere riparati, parti di razzo che si sono staccate dal vettore principale per superare l’atmosfera terrestre e parti di attrezzatura non più utilizzabile.

L’orbita terrestre è talmente affollata di spazzatura che da tempo l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha avviato un monitoraggio. Al momento ci sono circa 30.000 detriti spaziali in orbita che vengono tracciati e seguiti ma in base al rapporto Annual Space Environment Report pubblicato nel maggio del 2022 potrebbero essercene anche un milione con dimensioni superiori a un centimetro.

L’Esa ha avvertito che i rischi legati alla presenza di questi oggetti cominciano ad essere parecchi. Uno di questi è la “sindrome di Kessler”, uno scenario in cui la densità dei rifiuti spaziali è così alta  che i detriti cominciano ad urtarsi fra di loro con un effetto a cascata che genera sempre più rifiuti. Un’escalation che potrebbe cambiare il nostro modo di muoverci nello Spazio: “A questo punto, alcune orbite basse della Terra diventeranno del tutto inospitali”, spiega l'Esa.

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