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Secondo il ministero Pikachu è un simbolo del Patrimonio culturale italiano: il caso del francobollo

Pikachu è forse il più noto dei Pokémon, i mostriciattoli arrivati in Occidente grazie ai videogiochi di Satoshi Tajiri. È lui il protagonista di un francobollo lanciato da Poste Italiane nella serie tematica “Il Patrimonio artistico e culturale italiano”.
A cura di Valerio Berra
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Il francobollo non è nemmeno malaccio. In primo piano c’è un Pikachu sorridente con una zampa alzata. Il design è semplice, probabilmente arriva da qualche vecchio artwork. Contorno blu e sotto una scritta: Giornata della Filatelia. Il 30 ottobre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha emesso un francobollo della serie tematica Il Patrimonio artistico e culturale italiano. Nulla di strano, succede tutti gli anni. Ad essere curiosa è la scelta del soggetto.

Cosa c’entra Pikachu con il Patrimonio artistico e culturale italiano? Non è dato saperlo. O quasi. Il francobollo infatti è stato presentato in occasione del Lucca Comics, una delle fiere più importanti in Europa per fumetti e videogiochi. Poste Italiane, come già successo altre volte, ha partecipato all’evento presentando proprio qui il suo francobollo.

Non è la prima volta. Nel 2019, sempre al Lucca Comics, Poste Italiane aveva presentato un francobollo alto quasi due metri dedicato agli 85 anni di Paperino. Date le dimensioni il francobollo di Paperino, stampato in sei copie, era entrato anche a fare parte del Guinness World Record. Certo. Non è dato sapere per cose sia stato utilizzato.

Perché Pikachu è diventato un simbolo dell’Italia

Ora. Scegliere Paperino come protagonista di un francobollo italiano ha senso: nel nostro Paese c’è una lunga tradizione di disegnatori Disney. Per Pikachu invece è naturale avere qualche dubbio in più, proprio perché il suo francobollo è inquadrato nella serie sul Patrimonio artistico e culturale italiano. Forse è tutto un po’ fuoriluogo. Pokémon è un franchise nato in Giappone, anche se in un leak recente sono emersi piani per ambientare prossime serie in Italia. Eppure questo non è il primo tentativo di Poste Italiane di innestare il mondo degli anime.

Cercando negli archivi ci sono diversi set a tema Naruto, Ufo Robot, Jeeg robot d’acciaio, Holly&Benj e Lady Oscar. Una strategia che secondo Giovanni Marchetti, responsabile del settore Filatelia di Poste Italiane, dovrebbe servire a raggiungere i giovani: “È un modo per avvicinare le nuove generazioni al collezionismo filatelico”. In ogni caso il francobollo dei Pokémon non sarà un pezzo raro: verrà stampato in 500.024 esemplari. Il costo sul sito di Poste Italiane è di 1,25 euro. Al momento però il prodotto risulta già terminato.

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