Second Life è ancora vivo: si prepara al Metaverso con il ritorno del suo fondatore
Second Life si inserisce nel panorama del Metaverso con il ritorno del suo fondatore, Philip Rosedale, oltre alla distribuzione di alcuni brevetti informatici. Rosedale aveva abbandonato il progetto per concentrarsi su High Fidelity Inc, società fondata da lui nel 2013, incentrata su una piattaforma in realtà virtuale dotata di bassa latenza, audio 3D spazializzato, ambienti dettagliati, avatar realistici e un'economia di lavoro basata su blockchain.
High Fidelity si trova adesso a compiere un passo indietro e a investire sulla società sviluppatrice di Second Life, Linden Research. Rosedale ha affermato su CNET che la società ha spostato sette dipendenti per lavorare sul mondo virtuale che ha esordito nel lontano 2003. L'accordo include l'investimento di denaro e la distribuzione, prima menzionata, di brevetti informatici. Due di questi riguardano la moderazione della community in ambiente decentralizzato.
Precedentemente, Linden Research è stata impegnata nello sviluppo di Sansar, un sorta di successore in realtà virtuale di Second Life. Tuttavia, nel 2020, la società ha deciso di abbandonare il progetto per tornare a concentrarsi sul suo titolo principale. Un dirigente di Linden ha dichiarato al Wall Street Journal che gli aggiornamenti per Second Life si concentreranno sul ritocco degli aspetti sociali ed economici per accrescere il numero e la partecipazione degli utenti. L'obiettivo principale è intercettare un'utenza più giovane e varia grazie a una serie di migliorie, per adesso solo auspicabili. Come riportato su The Verge, tra queste vi sono avatar più realistici, magari col supporto della webcam in grado di catturare le diverse espressioni facciali, e la possibilità di avviare Second Life anche su smartphone .
Come riportato sempre su CNET, Rosedale è fiducioso per il futuro di Second Life, data la situazione vantaggiosa rispetto ad altri concorrenti legati al Metaverso e alla realtà virtuale. A differenza del 2003, adesso il progetto può contare su una tecnologia consona alle ambizioni del suo creatore. Aggiunge inoltre di essere scettico nei confronti degli NFT e degli annunci pubblicitari, generalmente accostati all'ecosistema Facebook/Meta di Mark Zuckerberg.