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Se ti arriva questo messaggio sul telefono la cosa migliore è sempre non rispondere

Il messaggio al centro del comunicato stampa della Polizia Postale inizia con una richiesta banale e cerca di agganciare le persone che hanno dei figli. Una volta risposto, secondo la Polizia Postale, cominciano una serie di richieste di bonifico su carte prepagate.
A cura di Valerio Berra
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“Ciao Papà/Mamma questo è il mio nuovo numero. Lo potresti salvare e mandarmi un messaggio su WhatsApp quando lo hai letto!”. Il messaggio ci è arrivato via sms, cosa che (a meno che siate una banca o un gestore telefonico) non è esattamente comune. Abbiamo seguito le indicazioni, ma da un numero diverso. Nessuna risposta. Secondo la Polizia Postale però questo messaggio sta arrivando nelle notifiche di diversi smartphone nelle ultime settimane. Con tutta probabilità si tratta chiaramente di una truffa. In effetti un po' potevamo capirlo anche noi: almeno al momento non ci risulta di avere figli a carico in grado di usare uno smartphone.

Nello specifico il rischio è quello che si tratti di una delle truffe più pericolose, soprattutto per gli utenti più anziani che hanno ancora qualche difficoltà a gestire le app: “Se ricevi un messaggio da tuo figlio che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica potrebbe trattarsi di una truffa. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente”.

Cosa fare quando si riceve questi messaggi

La soluzione offerta dalla Postale è drastica: “Non rispondere al messaggio, cancella la conversazione e, se lo hai salvato, elimina il numero dalla rubrica”. Le truffe che puntano sui legami familiari sono ormai diffuse e il copione è sempre lo stesso. Prima si tenta l’approccio, poi si parte da piccole somme e quindi si inizia a chiedere bonifici sempre più consistenti. In questo caso sembra che la strategia dei truffatori sia quello dello Spread and Pray, spargi e prega. Provano a mandare lo stesso messaggio a centinaia di contatti fino a quando qualcuno non abbocca.

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