Se riesci a capire cosa c’è in questa cartolina di Natale potresti diventare un agente segreto
In fondo a un primo sguardo sembra proprio quello che vuole fingere di essere: un innocua cartolina di Natale. C’è una persona carica di pacchi che guarda uno strano edificio dietro di lei. Qualche decorazione un po’ bizzarra, magari più adatta a un seminario sull’intelligenza artificiale e poi quella sigla formata solo da quattro lettere: GCHQ. Non è l’azienda che ha prodotto la cartolina ma la Government Communications Headquarters, una delle agenzie di servizi segreti del Regno Unito.
Questa cartolina ogni anno viene distribuita nelle scuole a ragazzi che vanno dagli 11 ai 18 anni. Una volta aperta la cartolina svela al suo interno una piccola serie di enigmi che sembrano rubati a un manoscritto di Dan Brown. L’obiettivo sembra abbastanza semplice. Mettere alla prova le giovani menti del Paese durante le vacanze di Natale. Chissà poi se qualcuno dei pochi che riusciranno a risolvere tutti gli enigmi non diventerà un giorno un agente al servizio di sua Maestà.
Come sono fatti gli enigmi del GCHQ
Ormai è il terzo anno che GCHQ manda questa serie di sfide. Secondo la BBC quest’anno ci sono problemi di una complessità mai vista prima. I problemi sono otto e sono tutti basati sulla logica. Si parte da una serie di quattro orologi che dovrebbero essere associati a una parola formata da quattro lettere e si arriva a un messaggio scritto in una lingua completamente da decifrare. Se volete testare le vostre capacità potete scaricare la versione ufficiale della cartolina dal sito di GCHQ. Nel caso non riusciste a risolvere nemmeno il primo enigma non preoccupatevi. Sempre sul sito di GCHQ sono state già pubblicate le soluzioni.
Cosa è disegnato sulla cartolina
L’illustrazione sulla parte frontale della copertina è un riferimento storico. E per fortuna ormai è abbastanza noto anche al grande pubblico. Lo strano edificio che il protagonista dell’illustrazione sta guardando è Bletchley Park, la tenuta che durante la Seconda Guerra Mondiale è diventata la sede della task force che è riuscita a decifrare i sistemi di crittografia dei nazisti. Un successo ottenuto grazie al matematico inglese Alan Turing.