Se ricevi questa email dalla moglie di Zelensky non rispondere: è una truffa
"Sono la moglie del presidente ucraino Zelensky", ma poi vi chiede soldi per email. È l'ultima incredibile truffa in circolazione sul web, che anche in Italia ha colpito diversi utenti che hanno ricevuto la missiva scritta in russo e inglese. L'email ricorda in tutto e per tutto la classica truffa del principe nigeriano, che però qui si veste di contemporaneità tirando in mezzo la guerra in Ucraina e firmandosi con il nome della moglie di Volodymyr Zelensky e first lady ucraina, Olena Zelenska.
"Ciao caro amico, vi invio personalmente questa nota urgente, augurandovi di portare in preghiera la mia famiglia e tutto il popolo ucraino" si legge nella missiva, che nel testo parla del paese sotto attacco e della situazione di assedio da parte della russia. "Mi chiamo Olena Volodymyrivna Zelenska, moglie del presidente Volodymyr Zelensky, e vi auguriamo di pregare per l'Ucraina e per mio marito che sta lottando instancabilmente per salvare il Paese". Poi il messaggio arriva al punto: la questione non riguarda solo la guerra ma anche i soldi.
"Il secondo motivo di questa lettera urgente è quello di richiedere la vostra discreta assistenza in una questione personale" prosegue il testo. "Vorrei affidarvi una fortuna che avevo risparmiato all'estero anni fa. Tutti i nostri beni sono già stati congelati tranne questo, perché l'ho salvato con il mio nome da nubile per garantire il futuro dei miei 2 figli; per questo vorrei affidarle la custodia di questo bene in assoluta discrezione e riservatezza". Da qui la richiesta di essere ricontattata per poter ricevere questi soldi, elemento che avvia la truffa vera e propria. Ma come funziona?
Come anticipato, si tratta di una classica truffa del "principe nigeriano" ma rivisitata in chiave contemporanea, ponendo come protagonista la moglie del premier ucraino e come ambientazione la guerra nel paese. Se si risponde alla mail, si entra in un loop dove i truffatori spiegano che per ricevere i soldi è necessario completare alcune questioni burocratiche. A questo punto vengono chiesti soldi per il notaio, l'avvocato e un incontro nel paese (che nel caso della truffa classica è appunto la Nigeria). In questo caso la conclusione è quasi certa: la rapina. Per quanto riguarda la truffa di "Olena", è probabile che i truffatori si limitino a richiedere i pagamenti per le spese burocratiche, non potendo organizzare un incontro nel paese.