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Se non entri nel tuo conto PayPal dovrai pagare 10€

Nel caso di venditori, l’addebito partirà a ottobre 2022, mentre nel caso di conti personali, ottobre 2023. Tali condizioni entreranno in vigore automaticamente dal prossimo maggio, senza la necessità di alcuna pratica di accettazione.
A cura di Lorena Rao
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A partire dal 6 maggio 2022, PayPal attuerà una serie di novità legate ai termini e alle condizioni di contratto in Italia. Tra queste, a catturare l'attenzione è la tariffa di inattività. Ciò vuol dire che quando non si utilizza un conto PayPal per 12 mesi consecutivi, il servizio addebiterà i costi di inattività sul proprio conto corrente, pari a 10€. Nel caso di venditori, l'addebito partirà a ottobre 2022, mentre nel caso di conti personali, ottobre 2023. Tali condizioni entreranno in vigore automaticamente dal prossimo maggio, senza la necessità di alcuna pratica di accettazione. I cambiamenti saranno ritenuti vincolanti nel momento in cui si possiede un account PayPal. In caso di contrarietà, l'unica cosa da fare è chiudere il proprio account entro la data sopramenzionata.

Le altre novità di PayPal

Accanto alla tariffa di inattività, altre novità: innanzitutto PayPal apporterà delle modifiche per il programma di protezione delle vendite per poter inserire tra gli articoli non acquistabili i cosiddetti NFT, soprattutto se associati a importi superiori ai 10.000 dollari. Verranno rafforzate pure le sanzioni contro gli utenti che violano il regolamento. Infine, la società aggiungerà una sezione per conti business, soggetti a revisioni da parte delle autorità nel caso di incongruenze finanziarie.

Oltre a termini e condizioni, PayPal ha in programma delle modifiche sulla privacy. A partire sempre dal 6 maggio 2022, PayPal raccoglierà e conserverà i dati degli utenti, quindi avrà informazioni su: geolocalizzazione, dispositivo usato, dati profilo pubblico dell’utente e dei suoi contatti, servizi usati, anche di terze parti.

A tutto questo PayPal aggiunge il diritto di poter trasferire i dati raccolti anche in paesi che non rispettano gli standard di sicurezza previsti dal Regolamento generale per la protezione dei dati (Gdpr) dell'Unione europea. Un modo per scavallare le politiche europee sulla privacy, che non piacciono nemmeno a Meta. È possibile rifiutare la raccolta dei dati personali e l'uso dei tracker, ma così si perderà l'accesso ad alcuni servizi di PayPal, se non tutti.

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