Se avete qualche ora libera in queste vacanze provate Pentiment, il videogioco che sembra una miniatura
Il 2023 videoludico sarà anche un anno ricco di titoli altisonanti, ma il 2022 non è stato da meno. Accanto a videogiochi noti come God of War Ragnarök e The Callisto Protocol, ce ne sono altri passati un po’ in sordina tra il pubblico di massa ma comunque meritevoli d’attenzione. È il caso di Pentiment, avventura investigativa sviluppata da Obsidian Entertainment, studio californiano molto apprezzato nel panorama del videogioco di ruolo (RPG), date produzioni precedenti del calibro di Fallout New Vegas e The Outer Worlds.
La storia di Pentiment
Pentiment è ambientato nel 1518 a Tassing, villaggio della Baviera, sopra il quale si erge l’abbazia di Kiersau. I monaci che la abitano sono gli ultimi eredi dell’arte della miniatura, fine pittura ornamentale usata per decorare manoscritti e libri antichi. Una meta perfetta per Andreas Maler, artista miniatore proveniente da Norimberga.
La vita scorre tranquilla nel villaggio, tra lavoro, pasti e preghiere, ma un giorno viene stravolta da un truce omicidio. La vittima è un prestigioso barone giunto a Tassing per una commissione. Spetta ad Andreas trovare le prove per scagionare il suo migliore amico, fratello Piero, accusato ingiustamente dell’omicidio.
Un incipit che darà il via a un’esperienza narrativa curata in ogni dettaglio. Una volta iniziato Pentiment, si ha la percezione di essere trasportati in un’epoca lontana, in cui il tempo scorre quieto, lento. Uno spaccato meraviglioso dell'età moderna, che farà da contorno alle indagini di Andreas, il cui temperamento e background culturale possono essere personalizzati da chi gioca.
Soggiorno di studi in Italia o in Belgio? Passione per l’occultismo o la natura? Le opportunità di caratterizzazione sono diverse, e ognuna di essa andrà a impattare sulle capacità investigative di Andreas. Un valido sistema a scelte che andrà a influenzare anche la trama, aprendo a risvolti più ampi e profondi, che metteranno in rilievo le disuguaglianze e le ipocrisie tra contadini ed esponenti del clero.
Lotta di classe, Riforma protestante, avvento della stampa, emarginazione della donna e molto altro: questi saranno i temi che emergeranno nel corso dell’avventura. Il risultato è un’attenta rappresentazione di un tempo lontano capace di comunicare perfettamente con il nostro.
Un libro miniato in formato videogioco
Al di là dell’ottima scrittura, vero fiore all’occhiello di Pentiment è lo stile artistico. Il gioco si presenta come uno splendido libro miniato interattivo in 2D, in cui ogni elemento enfatizza il senso di immersione. Visivamente, il design di personaggi, animali e luoghi ripropone tratti e colori di sopraffine miniature. Alcuni personaggi saranno poi più sbiaditi di altri, in quanto anziani e dunque soggetti al logorio del tempo. Altri invece avranno un determinato carattere di scrittura nei dialoghi, così da evidenziarne l’estrazione sociale.
Ma non è solo tramite l’immagine che Pentiment intende immergere nella sua narrazione. Anche il comparto sonoro si rivela importante per dare a chi gioca la sensazione di interagire davvero con un antico tomo del XVI secolo. Per tale ragione, il gioco è privo di doppiaggio: i dialoghi, disponibili in italiano, saranno accompagnati dal suono duro ma rilassante dell'inchiostro su foglio, accompagnato dai rumori placidi del villaggio.
In altre parole, ogni dettaglio in Pentiment gioca un ruolo centrale nella composizione generale, per un risultato davvero strabiliante. Per tutte le ragioni elencate fin qui, Pentiment è un titolo da giocare, soprattutto se si ha a disposizione una quindicina d’ore per completarlo. Il gioco è disponibile in esclusiva su Xbox One, Xbox Series X|S e PC, anche tramite Xbox Game Pass, servizio in abbonamento mensile che mette a disposizione un ampio catalogo di giochi scaricabili.