Scarlett Johansson lancia un’accusa a ChatGPT: “Mi hanno rubato la voce, non ci sono più differenze”
L'avevamo già sentita da qualche parte. Quando OpenAI ha presentato la nuova voce di ChatGPT, quasi tutti hanno avuto l'impressione di conoscere quel timbro, e quando Scarlett Johansson ha sentito parlare il chatbot, battezzato Sky, è rimasta scioccata. "La voce era così simile alla mia che i miei amici più stretti non riuscivano a trovare alcuna differenza", ha spiegato al Washington Post. L'attrice era stata contattata nove mesi fa da Sam Altman, Ceo di OpenAI, "mi aveva chiesto di prestare la mia voce per il chatbot, ma io avevo rifiutato per motivi personali".
Il caso Sky sembra una profezia che si auto avvera, Johansson aveva infatti interpretato nel film Her, diretto da Spike Jonze, Samantha, un'assistente virtuale che spezza il cuore al protagonista Theodore Twombly, interpretato da Joaquin Phoenix. Non a caso Altman, per lanciare la nuova voce di ChatGPT ha pubblicato un post su X, nella presentazione compare una sola parola "Her". Ora OpenAI ha rimosso l'opzione vocale e Johansson vuole intentare un'azione legale contro l'azienda.
La somiglianza con la voce di Johansson non è l'unico problema. Il timbro sottomesso e seduttivo, infatti, sembra incarnare le fantasie maschili. Non solo, l'estrema umanizzazione delle macchine, che usano voci empatiche, potrebbe potrebbe indurre gli utenti a credere che la tecnologia sia cosciente. Lo stesso Altman aveva già avvertito sui possibili rischi, sottolineando che l’intelligenza artificiale non dovrebbe essere antropomorfizzata, "è un strumento, non una creatura", aveva detto. Poi è stata lanciata la voce di Sky.
Le personalità di ChatGPT
OpenAI a settembre ha annunciato cinque voci diverse," l'utente può selezionare quella che preferisce per interagire con il chatbot". Le personalità, come le definisce l'azienda, si chiamano Sky, Ember, Breeze, Juniper e Cove. Ogni personaggio ha un timbro e un accento diverso che lo caratterizza. La voce di Sky sembra però ricalcare quella di Scarlett Johansson. Non è la prima volta per l'attrice, aveva infatti già denunciato l’app Lisa AI: 90s Yearbook & Avatar per aver utilizzato la sua voce senza consenso.
La risposta di OpenAI
"La voce di Sky non è un'imitazione di Scarlett Johansson ma appartiene a un'altra attrice professionista che usa la sua voce naturale", si legge nel post sul blog. "Per proteggere la loro privacy, non possiamo condividere i nomi dei nostri doppiatori."
OpenAI ha spiegato che la voce di ChatGPT è stata selezionata per ispirare fiducia. L'azienda avrebbe esaminato per cinque mesi centinaia di proposte, e dopo aver scelto le "cinque voci" i doppiatori hanno addestrato durante le sessioni di registrazione i modelli sulle loro voci, ha spiegato OpenAI.
La richiesta di Sam Altman
Scarlett Johansson è stata fin da subito la prima scelta. Come ha raccontato l'attrice, il Ceo di OpenAI le aveva chiesto, in tempi non sospetti di prestare la sua voce. "Secondo lui avrei potuto aiutare i consumatori a sentirsi a proprio agio con il cambiamento epocale che riguarda gli esseri umani e l’intelligenza artificiale. Ha detto che sentiva che la mia voce sarebbe stata di conforto per le persone”, ha spiegato Johansson. Dopo il primo rifiuto, Altman avrebbe contattato di nuovo il suo agente chiedendo di "riconsiderare la decisione".
“La voce di Sky non è quella di Scarlett Johansson e non è mai stata concepita per somigliarle. Abbiamo scelto la doppiatrice prima ancora di contattare la signora Johansson", ha aggiunto Altman.