Saliremo nello spazio con un ascensore: cos’è il progetto Ascensio che vuole sostituire i razzi
È il 1979, e Arthur C. Clarke nel suo romanzo di fantascienza Le fontane del Paradiso, racconta le imprese dell'ingegnere Morgan incaricato di costruire il primo elevatore spaziale sull'isola equatoriale di Taprobane, ispirata allo Sri Lanka. Da anni l'uomo sogna di raggiungere lo spazio con un ascensore. E non parliamo solo di fantascienza. In realtà il primo progetto risale al 1894, quando il fisico e scienziato russo Konstantin Ciolkovskij, nel suo saggio Sogni sulla Terra e sul cielo, si ispirò alla Torre Eiffel per immaginare una struttura analoga capace di raggiungere il limite dell'orbita geostazionaria. Nel 1957 ci provò anche lo scienziato sovietico Yuri Artsutanov, poi David Smitherman della NASA nel 1999, e lo scienziato americano Bradley Edwards, che ha suggerì di creare un nastro sottile come la carta e lungo 100.000 chilometri in grado di resistere all'impatto con i meteoriti. Ora Jordan William Hughes, un architetto di Barrow, Inghilterra, ha progettato Ascensio, un nuovo ascensore che vinto un premio di 10.000 euro per l'architettura spaziale e l'innovazione della Fondazione Jacques Rougerie, a Parigi.
"Sarebbe un progetto molto costoso e molto ambizioso e non mi aspetto che venga realizzato nei prossimi 10 anni", ha spiegato. "Ma sono quasi certo che prima o poi o verrà costruito". Secondo Hughes le caratteristiche principali di Ascensio, mobilità, leggerezza, e vantaggi in termini di sicurezza, saranno fondamentali negli ascensori spaziali del futuro. "È un po' fantasioso oggi, ma succederà, perché questo è l'unico modo in cui i viaggi e l'esplorazione spaziale funzioneranno davvero." L'obiettivo infatti è sostituire i razzi, che per Hughes sono inefficienti, costosi e dannosi per l'ambiente.
Le regole degli ascensori spaziali
Negli anni sono stati sviluppati progetti diversi per realizzare gli ascensori spaziali. Tutti sono accomunati da alcune caratteristiche. Per esempio, a differenza di un ascensore tradizionale non può essere il cavo a trainare la cabina. Non solo, anche il contrappeso, che per equilibrare il carico si muove di solito nel verso opposto della cabina, nel caso dell'ascensore spaziale dovrebbe trovarsi all'estremità superiore del cavo oltre l'orbita geostazionaria (35 876 km), solo in questo modo la sua forza centrifuga sarebbe in grado di superare la gravità. Il cavo di un ascensore spaziale dovrebbe poi partire vicino all'Equatore, per assicurare la massima forza e mantenere il filo in tensione.
Come funziona Ascensio
Huges immagina un ascensore con una stazione spaziale ancorata oltre l'orbita geostazionaria, dalla quale parte un cavo che attraversa l'atmosfera per connettersi a una piattaforma di lancio marittima mobile. La base quindi navigherebbe attraverso oceani terrestri per collegarsi al cavo discendente e lanciare carichi e passeggeri nello spazio. Il design di Hughes quindi si distingue per la mobilità. "Rivoluzionerebbe il modo in cui andiamo e torniamo dallo spazio e lo renderebbe più praticabile", ha spiegato l'architetto alla Bbc.
Le cinque tecnologie chiave
Il progetto è futuristico, ma la Nasa ha già stilato una lista dove elenca le cinque tecnologie chiave per il futuro sviluppo dell'ascensore spaziale. Un primo problema, che nemmeno Huges è riuscito a risolvere è il materiale per il cavo e per la torre, sarà necessaria la nanotecnologia per realizzare, per esempio, nanotubi di carbonio. Non solo, bisogna anche capire come costruire e controllare il cavo dell'ascensore spaziale, e realizzare una torre così alta da raggiungere l'orbita geostazionaria. Serviranno poi passi avanti negli studi sulla propulsione elettromagnetica, per esempio la levitazione magnetica, e nuovi investimenti nelle infrastrutture spaziali e per lo sviluppo di una industria e di una economia spaziale.