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Rimuovere le app in background non è un’idea così furba: cosa succede davvero

Ci sono molti utenti che pensano sia necessario rimuovere durante la giornata le app che compaiono sullo schermo come attive in background. I minuti impiegati per questa operazione, secondo un recente fact-checking, potrebbero essere impiegati in qualsiasi altro modo.
A cura di Valerio Berra
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L’operazione è nota a chiunque abbia uno smartphone. Ogni tanto, durante la giornata, si trascina lo schermo verso l’alto, oppure si tocca una sezione sullo schermo e poi si procede a rimuovere e chiudere tutte le app che abbiamo aperto di recente e di cui non abbiamo più bisogno. Secondo il mito gli effetti positivi di questa pratica permettono di risparmiare batteria e soprattutto di rendere più veloce il funzionamento dello smartphone.

Alla base di questa teoria c’è l’idea che le app in background continuino in effetti a funzionare, facendo consumare spazio in memoria e batteria ai nostri dispositivi. O forse no. La testata specializzata in tecnologia Gizmondo ha pubblicato un fact-checking per smontare quella che potrebbe essere semplicemente una leggenda metropolitana.

Cosa succede su Apple e Android alle app in background

Nel corso degli anni sono arrivate diverse posizioni ufficiali dalle aziende che producono smartphone. Nel 2016 Craig Federighi, tra i vertici della squadra di software engineering di Apple, aveva confermato che chiudere le app in background non serve per migliorare le performance della batteria. Secondo Federighi le app in background sono solo screenshot di app aperte in precedenza, dei pannelli che servono solo a tornare alle stesse app più velocemente.

Secondo Gizmondo il discorso è leggermente diverso per Android. Secondo Gizmondo il meccanismo delle app in background sembra un po’ diverso da quello di iPhone. Qui secondo Gizmondo il problema è diverso: chiudere un’app in background e poi riaprirla fa sprecare più batteria che tenerla in sospeso.

C’è il tema della privacy certo. Le app che si aggiornano in background possono continuare a raccogliere informazioni dal nostro smartphone. Anche qui c’è che un equivoco. Per rendere più sicuri i nostri dati non basta forzare l’uscita dalle app che smettiamo di usare: la cosa migliore è disattivare direttamente gli aggiornamenti in background delle app.

Per togliere questa opzione dobbiamo cercare fra le impostazioni del nostro smartphone. Ovviamente per alcune app questo aggiornamento è necessario: se lo togliete da WhatsApp non ricevete i messaggi a meno che l’app sia aperta. Per altre app invece potete toglierlo tranquillamente.

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