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Realtà aumentata al cinema: l’Anteo di Milano porta per la prima volta in Italia i visori nelle sale

L’immersività combinata con l’interattività potrebbe creare nuovi modi di guardare i film, combinando l’esperienza del cinema con le modalità dei videogiochi.
A cura di Elisabetta Rosso
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Potrebbe essere un esperimento fallimentare come gli iconici occhiali 3D rossi e blu, perfetti per la seduta nauseante, oppure finalmente un modo per rendere la realtà virtuale accessibile a tutti. I visori giocano in casa, al cinema, l’Anteo di Milano è il primo in Italia a testare la tecnologia dentro le sue sale.

Il progetto, intitolato Anteo Rai Cinema Spazio Realtà Virtuale è un inizio. Non ci si potrà muovere liberamente, ma solo spostare lo sguardo all’interno di quattro documentari proposti nelle sale. Come verrà sviluppata la realtà virtuale in ambito artistico rimane la grande domanda, c’è chi immagina di creare nuovi universi da esplorare e chi invece di costruire linee narrative che cambiano a seconda della scelta di un singolo spettatore.

Combinare l’interattività con l’immersività potrebbe essere una delle intuizioni più interessanti per utilizzare la realtà virtuale. Si andrebbero così a unire tratti del cinema con l’esperienza gaming sfruttando la tecnologia per aprire nuove prospettive.

Il progetto del cinema Anteo

Le proiezioni saranno aperte al pubblico sabato 13 e domenica 14 maggio, dal 19 maggio entrerà all’interno della regolare programmazione e costerà 5 euro. Una stanza con venti poltrone, e per ciascuna un visore e un paio di cuffie da indossare per immergersi nella realtà virtuale.

“Il cinema Anteo compie 44 anni, e intercettando le mutazioni tecnologiche e di sensibilità del cinema inaugura una sala virtuale” ha spiegato Gianni Canova, rettore dell’Università Iulm, durante la conferenza stampa. Per l’esperienza sono stati scelti quattro cortometraggi. Vulcano – La vita che dorme, un documentario sul vulcano islandese sul monte Fagradalsfjall, che ha eruttato dopo 800 anni di inattività, c’è poi  La Divina Commedia VR – Inferno dove la voce di Francesco Pannofino guida lo spettatore nell’immaginario dantesco, Lockdown 2020 – L’Italia invisibile, che documenta il Paese durante l’emergenza Covid-19 con un focus sulle città d’arte deserte per via delle restrizioni, e infine Happy Birthday  un documentario, in cui ha partecipato anche Achille Lauro, che racconta il fenomeno hikikomori, ovvero dei ragazzi che sfuggono alla società isolandosi in modo pericoloso.

Le prospettive della realtà aumentata al cinema

C'è ancora spazio per migliorare l’esperienza, al momento si può solo muovere la testa, guardare a destra, sinistra, in alto e in basso, quindi manca la dimensione motoria che è uno dei punti di forza della realtà immersiva. Dà infatti l’impressione di entrare veramente in un mondo altro.

L’Anteo ha spiegato che questo è solo l'inizio, prevede film interattivi dove lo spettatore potrà entrare nei panni del personaggio e interagire durante la storia, c’è chi immagina anche che potrà avere un ruolo decisionale e influenzare con le sue decisioni la narrazione. “La realtà virtuale è un nuovo linguaggio” ha sottolineato Francesco Grisi di EDI Effetti Digitali Italiani, “già è d’uso creare mondi virtuali per il cinema e integrarli alla realtà effettiva”. In realtà un esperimento era già stato fatto. L’episodio Bandersnatch di Black Mirror funzionava proprio così, attraverso un joystick lo spettatore era in grado di modificare piccole scelte quotidiane che avrebbero compromesso lo sviluppo narrativo cambiandolo di volta in volta.

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