Questo visore è progettato per esplodere: se muori nel gioco, muori anche nella realtà
Se vinci sopravvivi, se perdi muori. Per davvero. Funziona così il nuovo visore per la realtà virtuale creato da Palmer Luckey, il 30enne prodigio della tecnologia, finanziatore di Trump e co-fondatore di Oculus, l'azienda che Facebook ha acquistato nel 2014 per 3 miliardi di dollari.
Il meccanismo è simile a quello della roulette russa. Il gioco si trasforma in una lotta per la sopravvivenza, con un’altissima probabilità di morire. Si indossa il casco, che non può essere rimosso fino alla fine della partita, e comincia la sfida con cariche esplosive puntate direttamente sul proencefalo dell’utente.
Luckey ha pubblicato un post sul suo blog per annunciare il suo “pezzo d’arte d’ufficio”, ha anche aggiunto una foto del prototipo. “Sì, questa cosa metterà fine alla tua vita. Più specificamente, è attrezzato con bombe posizionate in modo che la tua testa esploda”, scrive.
Come funziona il visore che uccide?
“Ho utilizzato tre dei moduli di carica esplosiva che utilizzo di solito per un progetto diverso, legandoli a un fotosensore a banda stretta in grado di rilevare quando lo schermo lampeggia in rosso a una frequenza specifica, rendendo molto semplice l'integrazione del game-over da parte dello sviluppatore. Quando viene visualizzata una schermata di game-over appropriata, le cariche sparano, distruggendo istantaneamente il cervello dell'utente", spiega Palmer.
Luckey sta cercando di trasformare in realtà l’anime pubblicato a metà anni 2000 Sword Art Online. I personaggi infatti indossano il NerveGear, un visore capace di ricostruire la realtà utilizzando un'interfaccia neurale diretta che è anche in grado di uccidere l'utente. E, trovandosi incastrati nella realtà virtuale, se perdono la vita nel gioco non sopravvivono nemmeno nel mondo reale. Proprio come il prototipo di Luckey.
La tecnologia anti manomissione
Il creatore è talmente affascinato da questa interconnessione tra realtà virtuale e reale che ha anche aggiunto una tecnologia "anti-manomissione", che renderà impossibile rimuovere o distruggere il visore. Una volta fissato alla testa ci sono solo due possibili scenari. Il primo è vincere la partita e sopravvivere, il secondo è perdere e farsi saltare la testa.
“L'idea di legare la tua vita reale al tuo avatar virtuale mi ha sempre affascinato: alzi istantaneamente la posta in gioco al massimo livello e costringi le persone a ripensare fondamentalmente a come interagiscono con il mondo virtuale e con i giocatori al suo interno. La grafica potenziata potrebbe far sembrare un gioco più reale, ma solo la minaccia di gravi conseguenze può far sembrare un gioco reale per te e per tutte le altre persone nel gioco”, spiega Luckey.
Nessuno l’ha ancora testato, nemmeno Luckey
Il visore è un prototipo, deve ancora essere testato e perfezionato. “C’è un'enorme varietà di errori che potrebbero verificarsi e uccidere l'utente nel momento sbagliato. Per questo motivo non ho ancora avuto le palle di usarlo. Potrà essere attivato solo quando sarà regolato da un’intelligenza artificiale molto performante in grado di determinare quando uccidere qualcuno e quando no”. Potrebbe anche non essere mai indossato da nessuno e rimanere solo "un promemoria stimolante di strade inesplorate nel design del gioco", spiega Palmer.