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Questo è un pollice robotico, si aggiunge alle altre dita e si impara a gestire in meno di un minuto

Quasi tutti i partecipanti all’esperimento hanno dimostrato che basta meno di un minuto per capire come si usa il pollice robotico. Per gli scienziati dell’Università di Cambridge si tratta del primo passo per aiutare i bambini con disabilità a imparare a manovrare un arto meccanico.
A cura di Velia Alvich
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PLASTICITY LAB | Il pollice robotico usato per aprire una bottiglia con una mano sola
PLASTICITY LAB | Il pollice robotico usato per aprire una bottiglia con una mano sola

Se oggi crescesse all'improvviso un nuovo arto o un dito in più, in quanto tempo ci abitueremmo alla novità? Ci vorrebbero settimane o giorni prima di riuscire a riprendere la vita di tutti i giorni? Nel caso di un pollice sovrannumerario, probabilmente basterebbe meno di un minuto per utilizzarlo come se lo avessimo sempre avuto lì con noi.

È il risultato dello studio pubblicato su Science Robotics e condotto da un team di ricerca dell'Università di Cambridge, che hanno fatto provare un pollice robotico a un gruppo di quasi 600 persone con un'età compresa dai 3 ai 96 anni, come i giochi da tavolo. E come un gioco è stato preso dai volontari che lo hanno provato e che hanno dimostrato una rapida capacità di adattamento.

Come funziona l'esperimento del pollice robotico

L'occasione per testare il pollice robotico è stata la Royal Society Summer Science Exhibition, un festival della scienza che si tiene ogni anno a Londra. Quale momento migliore per trovare partecipanti allo studio? Specialmente perché il test che i volontari dovevano fare non avrebbe preso più di qualche minuto.

Il pollice meccanico, posizionato dall'altro lato del palmo della mano rispetto al pollice "naturale", viene comandato tramite due sensori che sono messi sotto i piedi. Per ognuno dei volontari, i ricercatori hanno spiegato in pochi secondi come usare il dito robotico e i test che dovevano fare: afferrare alcuni cilindri da un pannello forato e spostarli in un cestino, ma anche manipolare alcuni oggetti per poi metterli da parte. La sfida maggiore è stata quella del tempo: i candidati dovevano metterci meno di un minuto per svolgere tutte le attività richieste.

Movimenti complessi, specialmente se non si comanda con il pensiero un arto che non ci appartiene. Figuriamoci in un tempo così breve. I partecipanti hanno dimostrato che non è poi così difficile. La quasi totalità dei volontari, cioè il 98% delle persone che hanno preso parte all'esperimento, sono riusciti a compiere tutte le azioni richieste in meno di un minuto. Ad avere più difficoltà sono stati i bambini di età inferiore ai dieci anni e gli anziani. Tutti gli altri, invece, hanno cominciato a usare il pollice robotico come se lo avessero da anni.

Quali sono le possibili applicazioni del dito meccanico

Se un giorno il pollice robotico dovesse diventare una realtà alla portata di tutti, potremmo cominciare a usarlo per potenziare la nostra capacità di svolgere semplici movimenti quotidiani. Quanti mandarini riusciamo a prendere con una mano sola, per esempio. Oppure svitare il tappo di una bottiglia e infilare il filo nella cruna di un ago con una mano sola. O, ancora, suonare una chitarra con un aiuto in più.

Le applicazioni che vengono in mente, però, sono soprattutto quelle per migliorare la qualità della vita delle persone che hanno difficoltà motorie o chi ha una disabilità. "In futuro vorremmo lavorare con i bambini, specialmente quelli che hanno una differenza negli arti superiori", spiega Dani Clode, designer di Plasticity Lab che ha sviluppato il pollice robotico. "Lavorando con i bambini, è importante catturare la loro attenzione molto velocemente. Volevamo sviluppare qualcosa che potesse essere utilizzato già nel primo minuto da quando viene indossato".

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