Questo algoritmo è in grado di dirti qual è il cane perfetto per te: come funziona
L'idea non è nuova: utilizzare l'intelligenza artificiale per permetterci di trovare la persona più adatta a noi, come già promettono di fare alcune app di incontro. Ma nessuno l'aveva ancora applicata agli animali. Almeno finora. Un gruppo di scienziati dell'Università di East London e dell'Università della Pennsylvania è infatti riuscito a elaborare un algoritmo che basandosi sull'intelligenza artificiale dovrebbe riuscire ad accoppiare l'umano al suo "amico a quattro zampe" più compatibile.
Sebbene l'algoritmo in questione sia stato pensato per automatizzare il processo di valutazione della personalità nella selezione dei cani più adatti a certi lavori come l'assistenza alle forze dell'ordine o alle persone disabili. I ricercatori che l'hanno ideato sperano che possa rivelarsi utile nel ridurre tutti quei casi in cui i cani appena adottati finiscono per essere restituiti perché le famiglie non riescono a farli adattare alla nuova casa.
Come funziona l'algoritmo
I ricercatori hanno stabilito cinque categorie principali di "qualità canine", che nel loro insieme sarebbero in grado di restituire il profilo della personalità del cane esaminato: "nervoso/affezionato", "ansioso/pauroso", "distaccato/predatore", "reattivo/assertivo" e "calmo/gradevole".
Le informazioni che contribuiscono all'una o all'altra qualità di ciascuna coppia sono assegnate in base a una serie di valutazioni come "eccitabile quando suona il campanello", "aggressivo verso i cani sconosciuti che visitano la vostra casa" e "insegue o inseguirebbe gli uccelli se ne avesse l’opportunità". A ciascuna di queste caratteristiche è assegnato un punteggio: maggiore è il valore corrispondente, maggiore sarà il suo peso nel determinare l'assegnazione all'una o all'altra qualità di ciascuna delle cinque coppie. I risultati della ricerca sono stati pubblicati in uno studio su Scientific Reports.
Come è stato progettato l'algoritmo
Il gruppo di ricercatori, formato da esperti in comportamento canino e in intelligenza artificiale, ha addestrato l'algoritmo sfruttando l'enorme quantità di dati contenuti nell'archivio di risposte rilasciate negli anni al "Canine Behavioral Assessment & Research Questionnaire" (C-BARQ). Si tratta di uno dei principali strumenti utilizzati negli Stati Uniti da tutori e professionisti che lavorano con i cani per la loro valutazione comportamentale. Dato che il C-BARQ è stato introdotto ormi 20 anni fa ed è composto da ben 100 domane, la mole di dati che negli anni ha raccolto è davvero molto significativa.
"Il C-BARQ è molto efficace, ma molte delle sue domande sono anche soggettive", ha dichiarato uno dei ricercatori alla guida del progetto, James Serpell, professore emerito di etica e benessere animale della scuola di veterinaria dell'Università della Pennsylvania. "Raggruppando i dati di migliaia di sondaggi, siamo in grado di correggere le risposte anomale inerenti a domande soggettive in categorie come la rivalità tra cani e la paura dell'estraneo". L'algoritmo è stato sviluppato in collaborazione con Dogvatar, una startup di tecnologia specializzata nel comportamento canino con sede a Miami.