Queste telecamere sanno quando guardi il telefono in autostrada: cos’è il sistema AI Heads Up
Oggi, 3 settembre, a bordo strada, sulla Greater Manchester nel Regno Unito, gli addetti ai lavori stanno montando telecamere con l'intelligenza artificiale. Saranno in grado di intercettare tutti gli automobilisti che viaggiano senza cintura o usano il cellulare alla guida. Le sanzioni posso arrivare a 1.000 sterline e le autorità potrebbero togliere fino a sei punti. Per il Transport for Greater Manchester, promotore del progetto, le telecamere IA renderanno le strade più sicure riducendo il rischio di incidenti. Gli occhi artificiali fissi per le strade però potrebbero anche essere un problema per la privacy degli automobilisti.
Le telecamere sono state realizzate dalla società tecnologica Acusensus, "forniscono il riconoscimento automatico delle persone che usano i cellulari mentre guidano, al fine di far rispettare le leggi sulla sicurezza stradale volte a prevenire la guida distratta", ha spiegato l'azienda. Il software AI "Heads Up" è stato testato per la prima volta sulla National Highways nel 2021.
Per riconoscere le infrazioni vengono scattate due foto, una con un'angolazione ridotta per vedere se il conducente sta indossando una cintura di sicurezza, e una più ampia per verificare se sta usando il telefono durante la guida. Gli scatti vengono esaminati poi anche da un essere umano, per correggere eventuali imprecisioni del software. "Se il programma commette un errore e viene dimostrato che non è stato commesso alcun reato, allora le immagini verranno immediatamente cancellate dagli archivi", ha spiegato Acusensus.
Le telecamere saranno utilizzate anche da Safer Roads Greater Manchester per scoprire quanti conducenti infrangono la legge e capire come realizzare le future campagne sulla sicurezza stradale. "Nella Greater Manchester sappiamo che le distrazioni e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza sono fattori chiave in numerosi incidenti stradali sulle nostre strade, che hanno causato vittime o feriti gravi", ha spiegato Peter Boulton, direttore della rete autostradale di TfGM. "Utilizzando questa tecnologia all'avanguardia fornita da Acusensus, speriamo di comprendere meglio quanti conducenti infrangono la legge, contribuendo a ridurre queste pratiche di guida pericolose e a rendere le nostre strade più sicure per tutti".
Il test sulla Greater Manchester è solo l'inizio. In futuro, le telecamere dotate di intelligenza artificiale saranno installate sulle autostrade per rilevare le infrazioni e diventare un deterrente per gli automobilisti. Ma è davvero più sicuro? Come spesso succede di fronte a tecnologie applicate per la sicurezza, c'è anche un problema di privacy. D'altronde la coperta è corta e l'equilibrio tra libertà e sicurezza rimane instabile da secoli. Da un lato c'è chi sostiene che le telecamere integrate con l'IA ridurranno gli incidenti stradali: "Riteniamo che una delle ragioni principali sia proprio la mancanza di controlli, il che significa che molti automobilisti non hanno paura di essere beccati", ha spiegato Rod Dennis, membro di RAC, principale fornitore di servizi di soccorso stradale del Regno Unito.
"Le telecamere dotate di intelligenza artificiale, in grado di rilevare automaticamente i conducenti che infrangono la legge, offrono la possibilità di invertire la tendenza. La polizia non può essere sempre presente ovunque, quindi è logico che le forze dell'ordine cerchino la migliore tecnologia disponibile che possa aiutarle a catturare i conducenti che agiscono illegalmente".
Poi ci sono i problemi di privacy. Jake Hurfurt, del gruppo per la tutela della privacy Big Brother Watch, ha dichiarato al Daily Telegraph: "Le analisi video basate sull'intelligenza artificiale non comprovate non dovrebbero essere utilizzate per monitorare e potenzialmente criminalizzare i conducenti. Questo tipo di sorveglianza intrusiva e inquietante che tratta ogni passante come un potenziale sospettato è eccessivo e normalizzante. "Rappresenta una minaccia per la privacy di tutti. Le persone dovrebbero essere libere di vivere la propria vita senza essere analizzate da sistemi di intelligenza artificiale senza volto".