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“Questa potrebbe essere l’ultima foto che mando”, così muore su Marte l’instancabile robot della Nasa

Grazie al lander InSight è stato possibile ascoltare per la prima volta il vento di un altro pianeta. Ora, per colpa della polvere rossa, si spegnerà lentamente lontano da casa.
A cura di Elisabetta Rosso
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È un estremo saluto quello del lander InSight della Nasa che si sta preparando a morire da solo su Marte. A 225 milioni di chilometri da casa. Dopo anni di selfie e cartoline marziane il lander ha inviato la sua ultima foto ringraziando chi, in tutta la sua missione, è rimasto sempre al suo fianco.

"La mia potenza è davvero bassa, quindi questa potrebbe essere l'ultima immagine che posso inviare", scrive l' account Twitter ufficiale di InSight, regalando una voce diretta al lander. "Non preoccuparti per me però: il mio tempo qui è stato sia produttivo che sereno. Se posso continuare a parlare con il mio team di missione, lo farò, ma presto mi dimetterò da qui. Grazie per essere rimasto con me."

Il post di InSight su Twitter

Al tweet è stata allegata la foto promessa da InSight, l’ultima. Uno scatto che mostra gli strumenti scientifici appoggiati sulla superficie di Marte tutti impolverati di terra rossa. Il tweet ha raccolto 275.000 mi piace ed è stato condiviso 40.000 volte. D’altronde, sì, InSight è solo una macchina, ma ha lavorato per anni in solitudine e lontanissima da casa, e il post in prima persona ha innescato una risposta empatica immediata.

E infatti tra i commenti si leggono saluti, ringraziamenti, e c’è anche chi scrive “ma perché sto piangendo per un robot?”, oppure “Anche se so che un essere umano ha scritto queste cose… sono davvero triste per il piccolo InSight!!!”

La fine del lander InSight

Non è però un finale a sorpresa quello di InSight, la Nasa già a maggio aveva annunciato che il livello di potenza del lander era bassissimo, e che si sarebbe spento nei mesi successivi. La polvere rossa di Marte, infatti, coprendo i pannelli solari ha ridotto la sua prospettiva di vita facendo diminuire progressivamente le capacità del lander.

"Siamo alla mercé di Marte. Il tempo su Marte non è pioggia e neve, il tempo su Marte è polvere e vento", aveva detto il principale investigatore della missione, Bruce Banerdt del Jet Propulsion Laboratory della NASA. "Continueremo a fare misurazioni scientifiche il più a lungo possibile".

Un’avventura di quattro anni su Marte

È stato un bel viaggio quello del piccolo robot. La Nasa ha lanciato InSight nel 2018, in una missione che inizialmente avrebbe dovuto durare due anni. E invece il lander ha sorpreso tutti perché resiste nonostante l’inospitalità di Marte e raccoglie dati e fotografie del pianeta per quattro anni.

Ha superato tutte le avversità, per esempio quando nel 2019 il suo trapano è rimasto bloccato per otto mesi. Per questo motivo InSight non è riuscito a scavare i 5 metri previsti sulla superficie di Marte, ma è andato avanti comunque esplorando il pianeta lontano. Ha rilevato oltre 1.300 terremoti, raccolto informazioni sul meteo, studiato il nucleo liquido di Marte e ha aiutato a mappare la geologia di tutto il pianeta.

Dalla Terra, grazie InSight

E poi InSight ha fatto a tutti un regalo. Grazie al lander per la prima volta è stato possibile sentire il vento di un altro pianeta. Grazie alle vibrazioni rilevate sui suoi pannelli solari è riuscito a registrare il suono dei vortici di polvere sul cratere Jezero.

Sarà il secondo lander su Marte della NASA a perdersi nella polvere, una tempesta aveva già creato dei problemi a Opportunity nel 2018, e infatti InSignt ha preso il suo posto, da quel momento per quattro anni di fila ha studiato il pianeta. Il team della Nasa ha salutato così il lander: "È stato un ottimo strumento, un grande compagno per noi in tutta questa missione". Ora InSight è pronto a morire, da solo, dopo anni di instancabile lavoro al servizio della Terra.

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