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Questa giornalista ha provato un taxi senza conducente a Los Angeles, è andata malissimo

La giornalista dell’ABC Lyanne Melendez ha provato un taxi a guida autonoma a San Francisco. Nonostante tutte le indicazioni l’auto non l’ha mai portata nel posto giusto.
A cura di Valerio Berra
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ABC | La giornalista Lyanne Melendez
ABC | La giornalista Lyanne Melendez

Lyanne Melendez è una reporter di ABC, una rete televisiva statunitense. Lavora a San Francisco, una delle poche città al mondo in cui potete trovare abbastanza facilmente dei taxi a guida a autonoma. Non è solo marketing. A San Francisco, Phoenix e Los Angeles, l’azienda Waymo ha avviato una sperimentazione con delle auto Jaguar I-Pace predisposte per la guida autonoma. Si tratta di Suv accessoriati con un sistema di sensori e telecamere in grado di leggere l’ambiente e gli oggetti che hanno intorno.

Il sistema di guida autonoma dei taxi Waymo

Le auto a guida autonoma si dividono in sei livelli. Dal Livello Zero che non ha nessun tipo tecnologia nei suoi sistemi di guida al Livello Cinque, dove invece l’auto è in grado di muoversi in modo totalmente autonomo in qualsiasi contesto. Le auto di Waymo montano un sistema molto avanzato ma si fermano al Livello Quattro: si muovono da sole, senza l’aiuto del conducente, ma solo in contesti definiti come gli spazi urbani.

La prova di Lyanne Melendez

La giornalista prenota il taxi via app. Sale e definisce un posto dove il taxi deve fermarsi. La corsa procede abbastanza in sicurezza. Solo a un certo punto sembra titubare quando a un semaforo scatta il verde ma l’auto non riesce a partire. Il problema più grande però riguarda la fine del viaggio. Il taxi si ferma sempre nel posto sbagliato, anche quando l’indicazione viene ripetuta più di una volta. Non è dall’altra parte della città, parliamo di una differenza di giusto cinque minuti a piedi. Ma il dubbio della giornalista è condivisibile: “Io non ho problemi a camminare qualche minuto. Una persona disabile cosa farebbe?”. Anche la California Public Utilities Commission si sta ponendo le stesse domande, visto che il 13 luglio dovrà decidere se consentire ai taxi a guida autonoma di operare a San Francisco 24 ore su 24.

ABC | Il taxi a guida autonoma
ABC | Il taxi a guida autonoma

La mancanza di un referente umano

La cosa che per tutto il video lascia più inquieta la giornalista è proprio quel sedile vuoto davanti a lei. A volte prova a interagire, a suggerire una strada migliore, a far capire al conducente che non è quello il posto giusto dove fermarsi. Ovviamente i tentativi vanno sempre a vuoto. Davanti a lei non c’è nessuno, solo un sedile vuoto a cui è allacciata una cintura di sicurezza. Durante il viaggio non ci sono molte possibilità di interagire con l’app e quindi anche i cambiamenti in corso d’opera sono difficili da gestire.

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