Questa foto è riuscita a battere l’intelligenza artificiale: il dettaglio che nessuno ha notato
Ogni tanto va così con le intelligenze artificiali (IA) che generano delle immagini. Un dito di troppo, una prospettiva che non funziona, addirittura una testa che salta. Rappresentazioni imperfette di una natura che non è sempre perfetta. Ci vuole coraggio, però, a presentare un'immagine così imperfetta a un famoso premio fotografico, anche solo per la categoria dedicata alle intelligenze artificiali.
Un fenicottero senza collo e senza testa, solo un corpo perfettamente rotondo (e rosa) che, con entrambe le zampe, si bilancia sulla sabbia bianca di una spiaggia esotica. I dettagli delle piume lo rendono quasi realistico l'animale, ma l'assenza di una testa fa quasi impressione. La foto adatta per rappresentare la categoria delle immagini generate con l'IA. E proprio per questo motivo ha vinto il terzo posto. Un solo problema: il fenicottero era vero, così come lo scatto.
Come è nato lo scatto del fenicottero senza testa
L'autore dello scatto si chiama Miles Astray e di lui non conosciamo molto, tranne che il suo nome è uno pseudonimo e che ha 38 anni. Quello che conosciamo, invece, è la genesi dello scatto. Isola di Aruba, cinque del mattino. Astray va alla ricerca dei fenicotteri che si aggirano indisturbati sulla spiaggia. Scatta alcune foto (compresa una che, a sua volta, ha vinto un altro premio), poi "sbaglia" uno scatto.
In quell'esatto momento, l'animale sposta la testa dietro il corpo per grattarsi con il becco. Nasce così la foto surreale che Astray decide di candidare nella categoria IA del premio 1839 Awards. La scelta di presentarla proprio in quella categoria è voluta. "Volevo dimostrare che i contenuti fatti dalle persone non hanno perso importanza e che Madre Natura e i suoi interpreti umani possono ancora battere la macchina e che la creatività e l'emozione sono più di una semplice stringa di codice".
Una decisione motivata anche dal moltiplicarsi di immagini artificiali che entrano in competizione con quelle reali. Un esempio è la fotografia di due donne che nel 2023 ha vinto il Sony World Phtography Awards. In quel caso, però, era stata presentata insieme a veri scatti e l'immagine generata dall'IA era passata sotto il radar. Questa volta lo scatto di Miles Astray ha fatto il percorso contrario: la foto è reale, la categoria del concorso però accettava solo immagini generare con l'IA.
La reazione degli organizzatori del premio
Alla fine la foto assurda del fenicottero senza testa ha conquistato il pubblico, che l'ha scelta come la migliore della categoria. Ma anche la giuria si è fatta ingannare, visto che l'ha premiata con la medaglia di bronzo. È stato proprio Miles Astray a rivelare il trucco. La sincerità, però, non sempre paga. E così l'immagine è stata poi squalificata perché non rispettava il requisito fondamentale della categoria: che fosse stata generata da un modello di intelligenza artificiale. Una decisione che è stata accettata con serenità dall'autore: "È la scelta giusta che aspettavo e che supporto pienamente".
Ma il suo gesto non è passato inosservato. Gli stessi organizzatori del premio fotografico si sono rivolti all'autore in una email, parlando dell'importanza del suo messaggio: "Speriamo che porterà consapevolezza (e un messaggio di speranza) a molti fotografi che sono preoccupati per l'intelligenza artificiale", ha scritto Lily Fierman, co-fondatrice e direttrice del 1839 Award.
Una favola fotografica con una morale. Forse gli artisti riusciranno a contrastare lo strapotere dell'intelligenza artificiale nell'universo creativo. "Forse l'IA sarà utile per aiutare Madre Natura, calcolando i modelli di cambiamento climatico", dice Astray. E aggiunge: "Save Earth", salvate la Terra. Ma scritto in codice binario, come i computer.