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Questa donna di 48 anni è diventata una star dei videogiochi per caso: è la regina di Candy Crush

A dare la notizia è il figlio, con un tweet che è diventato virale in pochissime ore. Ora la donna è classificata per le finali che si terranno a Londra, ma intanto è la giocatrice più forte di Candy Crush negli Stati Uniti.
A cura di Lorena Rao
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Erryn Rhoden è una donna di 48 anni dell'Ohio. Gestisce un'azienda di famiglia, ha tre figli e uno dei suoi passatempi preferiti è giocare a Candy Crush, il noto puzzle-game di King. Lo scorso 23 marzo hanno avuto inizio i primi turni di qualificazione dell'All Stars Tournament, aperti a tutti gli utenti che hanno raggiunto almeno il livello 25. Quel giorno, Rodhen clicca per sbaglio su un pop-up del sito ufficiale e si ritrova a giocare a Candy Crush, ignara di stare partecipando a un torneo con 250.000 dollari di montepremi, contro sfidanti appertenenti al mondo degli esport. La donna si classifica al primo posto del rank USA, ma è solo dopo aver ricevuto la notifica che capisce di aver fatto un'impresa, totalmente per caso. Avverte i figli. Uno di loro, Xane, il 12 aprile pubblica un tweet poi diventato virale per raccontare la storia della madre. Al di là del copiscuo montepremi, la vittoria alle qualificazioni la porterà a Londra, dove si terranno le finali del torneo di Candy Crush.

Il fenomeno Candy Crush

Difficile non aver mai sentito parlare di Candy Crush, probabilmente il puzzle-game più popolare dell'ultimo decennio. Disponibile per dispositivi mobile e browser, il gioco prevede di incasellare dolciumi e caramelle dello stesso colore per sbloccare bonus e aumentare il punteggio che consente di avanzare di livello. Ci sono poi acquisti in-app per ottenere vantaggi durante le sfide (nel 2022 Candy Crush ha generato 1,2 miliardi dollari di fatturato con questo tipo di meccaniche).  Il tutto contorniato da uno stile artistico davvero colorato e piacevole, che cattura immediatamente lo sguardo. Questo, unito alla semplicità delle regole di gioco, ha reso Candy Crush un vero e proprio fenomeno nel corso degli anni, a volte anche per motivi negativi, visto che il puzzle-game di King è stato più volte associato alla dipendenza.

Dietro a questo successo c'è una mente italiana, quella di Riccardo Zacconi, imprenditore romano con sede a Londra che nel 2008 ha deciso di credere nel settore videoludico. Al suo fianco il socio svedese Sebastian Knutsson. Insieme hanno fondato la King. La svolta effettiva arriva dopo l'accordo con Facebook, con cui Candy Crush diventa il titolo più giocato all'interno del social network di Mark Zuckerberg. Nel 2012 supera la principale killer application della piattaforma, FarmVille, raggiungendo 45,6 milioni di utenti mensili. Oggi sono 250 milioni.

Nel 2015 la King è stata acquisita da Activision Blizzard (la software house californiana dietro Call of Duty, Diablo, World of Warcraft), divenendo uno degli attori più competitivi del settore mobile. Oggi Candy Crush Saga fa parte dell'universo Microsoft, dopo l'acquisizione più grande della storia dei videogame, costata al colosso di Redmond 68,7 miliardi di dollari. E il motivo risiede proprio nell'importanza e nel successo che hanno le proprietà intellettuali della software house californiana, tra cui Candy Crush.

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