Quello che ha fatto il sindaco di Corbetta con Morata si chiama doxing: ed è un problema
Tutto è iniziato con un meme. Ieri, il 2 ottobre, Marco Ballarini ha pubblicato un video sul suo profilo TikTok per annunciare l’arrivo di Alvaro Morata, attaccante del Milan, a Corbetta, la città di cui è sindaco. Il video segue un trend abbastanza virale, o almeno lo era qualche tempo fa. Il gioco era quello di dare informazioni nello stile di Fabrizio Romano, l’esperto italiano di calciomercato diventato ormai un punto di riferimento internazionale. Il video è stato visto da quasi un milione di persone.
Dopo l’annuncio è arrivata la risposta di Alvaro Morata. Con un commento molto asciutto, sempre sui social, Morata ha accusato il sindaco di aver violato la sua privacy e ha spiegato di essere stato costretto a cambiare casa. Non solo ha accusato il sindaco di non essere capace a usare “i social e proteggere i suoi cittadini”. Ballarini ha risposto con un meme e una storia Instagram con i colori dell’Inter.
Ora, una nota prima di parlare di doxxing. Ballarini ha una cosa diversa rispetto agli altri sindaci. O almeno, ha una cosa diversa rispetto ai sindaci dei centri medio-piccoli come Corbetta. Il comune in provincia di Milano conta 18.000 abitanti. Ballarini è incredibilmente famoso sui social, soprattutto su TikTok dove vanta 752.000 follower. Il segreto? Poca politica, tanti meme. Il contrasto tra trend della Gen Z e una figura considerata istituzionale come un sindaco ha fatto il resto. Qui potete trovare anche una sua intervista a Fanapge.it.
Cos’è il doxxing: era successo anche con Elon Musk
Sui social il doxxing è la pratica di diffondere informazioni personali contro volontà della persona interessata. Elon Musk aveva avuto una lunga saga su questo tema con un account Twitter che pubblicava tutti gli spostamenti del suo jet privato. Le informazioni rilasciate da Ballarini non sono state molto dettagliate: non ha rivelato l’indirizzo di casa e nemmeno la zona dove vive Morata. Certo, Corbetta è piccola e immaginiamo che non siano molte le ville in cui può risiedere un giocatore di Serie A.
Il problema è un altro. Quanto vale un like? Se Morata non aveva condiviso il comune dove si era spostato ha avuto senso farlo per un meme e qualche visualizzazione? A volte queste informazioni hanno un interesse pubblico ma in questo caso sembra che l’unica intenzione fosse quella di stuzzicare un po’ l’algoritmo.