Quattro app per combattere i cambiamenti climatici
Ci avviciniamo alla Giornata della Terra, una ricorrenza che nel corso degli ultimi anni è diventata più importante che mai: ci ricorda che non dobbiamo dare per scontato il nostro pianeta e che, se non lo curiamo, saremo noi a subirne le conseguenze. Per questo è bene non approcciarci a questa settimana come all'unico momento in cui pensiamo alla Terra, ma piuttosto a far entrare nella nostra quotidianità un modo di vivere più sostenibile. In questo possono venirci incontro alcune applicazioni pensate per farci vivere una vita più "Green". Alcune sono disponibili per tutti gli smartphone, mentre un gioco è presente su iPhone e iPad come parte dello sforzo di Apple nel campo ambientale, dove l'azienda si è posta come obiettivo quello di far diventare tutti i suoi prodotti carbon neutral entro il 2030.
Yuka
Le etichette dei prodotti possono spesso sembrare incomprensibili: all'interno di una confezione di biscotti apparentemente sani potrebbero nascondersi conservanti o altri elementi potenzialmente dannosi per la nostra salute e per l'ambiente. Per questo negli ultimi anni l'utilizzo di Yuka è letteralmente esploso, anche grazie alla facilità d'uso di un'applicazione estremamente utile. Basta infatti scansionare il codice a barre di prodotti alimentari o cosmetici per trovarsi davanti alla lista delle sue caratteristiche, con tanto di indicatori colorati che vanno dal verde al rosso per indicare la bontà o meno dei singoli elementi. In poco tempo è quindi possibile sapere se quel prodotto è buono o se può farci male, fornendo anche delle alternative più sane ai prodotti scansionati. Questo approccio semplice quanto geniale ha anche avuto un impatto sulle aziende: diverse realtà hanno rivisto la composizione dei propri prodotti per avere un punteggio migliore nell'app. L'uso base è gratuito ma è possibile abbonarsi annualmente per accedere a funzioni avanzate, tra cui gli indicatori per chi è intollerante a lattosio o glutine.
Too Good to Go
Un'app che ti fa risparmiare ed evita gli sprechi è una combinazione perfetta. Too Good to Go si basa su un concetto tristemente noto: a fine giornata, molti negozi delle nostre città devono buttare il cibo avanzato, che non può essere conservato e rivenduto il giorno successivo. Qui l'idea geniale: costruire un servizio che consente ai vari bar, panetterie e ristoranti di creare delle box contenenti i prodotti in scadenza (ma ancora assolutamente buoni) da rivendere a un prezzo ribassato. In questo modo il locale guadagna qualcosa dal cibo che altrimenti andrebbe buttato, noi clienti possiamo acquistare questi pacchetti spendendo pochi euro e l'ambiente ringrazia perché non stiamo sprecando niente. Una combinazione perfetta, appunto. Basta registrarsi per accedere alla mappa dei negozi che nei dintorni offrono uno di questi box a prezzo scontato, per poi prenotarne uno e andarlo a ritirare.
Alba: A Wildlife Adventure
Se le prime due app hanno un impatto effettivo sulle nostre azioni, Alba lo ha sul nostro modo di pensare. Nato dai creatori di Monument Valley, il videogioco per smartphone ha come protagonista una giovane ragazza, Alba appunto, in visita dai nonni sul Mediterraneo. In poche ore il racconto trasporta i giocatori in una storia in cui la protagonista deve scoprire e proteggere animali, ripulire l'isola dai rifiuti e unire gli abitanti per spingerli a vivere una vita più sostenibile. Un'avventura narrata attraverso una grafica disegnata a mano e brani dal sapore spagnolo, che insegnerà anche a noi come vivere pensando un po' di più alla natura.
MikyWire
L'ultima app del gruppo rappresenta un progetto interessante che può effettivamente avere un impatto diretto su quello che facciamo per il nostro pianeta. Realizzata da Nina Siemiatkowski, MilkyWire si pone come centro nevralgico di raccolta fondi che dagli utenti possono arrivare facilmente alle varie organizzazioni impegnate contro i cambiamenti climatici. L'app ci consente di visualizzare oltre 50 organizzazioni attive in 30 paesi, fornendoci informazioni su ogni campagna attiva che poi noi possiamo decidere di supportare. Come? Con un paio di tap si scelgono quanti soldi donare alla singola campagna, i cui aggiornamenti vengono poi forniti dall'organizzazione sempre tramite l'app con diversi contenuti multimediali. Insomma, un attivismo digitale dal basso che si mischia ai social network.