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Quali sono le app sviluppate in Cina che sono installate sui nostri smartphone, oltre TikTok

Il 2 aprile nella classifica delle dieci app più scaricate negli Stati Uniti le prime quattro erano tutte di origine cinese. Alcune sono anche nelle classifiche italiane, altre invece non sono ancora arrivate in Europa.
A cura di Valerio Berra
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Nelle ultime settimane le acque si sono un po’ calmate. Il 23 marzo scorso il Congresso degli Stati Uniti ha interrogato per circa 5 ore Shou Zi Chew, Ceo di TikTok. Il punto più alto di una relazione sempre più tesa tra la piattaforma sviluppata da ByteDance e le autorità dei Paesi occidentali. Nei mesi prima, TikTok aveva collezionato una discreta serie di ban tra Europa e Nord America. Una progressione sempre più serrata che ora sembra aver subito un stop, o almeno una tregua.

Il Congresso degli Stati Uniti sta valutando cosa fare con TikTok mentre esamina le risposte e i documenti forniti dal suo amministratore delegato. Un’operazione che probabilmente ora i Paesi alleati stanno controllando con attenzione per capire come muoversi. In tutto questo la società di analisi Apptopia continua a pubblicare classifiche che sembrano quasi una provocazione: tra le app più scaricate negli Stati Uniti e nel Regno Unito ce ne sono sempre di più che sono state sviluppate in Cina.

La Cina domina le classifiche delle app più scaricate

TikTok è una piattaforma dedicata ai video, è sicuramente l’app di cui si è parlato di più negli ultimi due anni e quindi non sembra strano che tutta l’attenzione delle istituzioni occidentali si sia concentrata su di lei negli ultimi mesi. Eppure non è l’unica app prodotta in Cina e quindi non è l’unica app che, secondo le accuse degli Stati Uniti, potrebbe condividere i dati degli utenti su richiesta del governo di Pechino. Su quanto sia possibile questo scenario, vi lasciamo qui un approfondimento.

Secondo Apptopia, ormai TikTok non è più l’unica app cinese nel mercato occidentale. Anzi. Fissando la classifica delle app più scaricate negli Stati Uniti al 2 aprile, le prime quattro della categoria “app gratuite” sono tutte cinesi. Nel Regno Unito ci sono tre app sviluppate in Cina tra le prime dieci più scaricate. E anche in Italia arriviamo a tre, le stesse del Regno Unito. In Francia sono due. Nota curiosa, sempre il 2 aprile l’app più scaricata nel Regno Unito è quella di una catena di fast food, quella in Francia è un’app per monitorare l’indice di massa grassa.

Quali sono le altre app sviluppate a Pechino

Tra le app cinesi più scaricate una è molto legata a TikTok. Si chiama CapCut e se usate un po’ TikTok già la conoscete. Spesso infatti scorrendo i video sulla vostra home page potete trovare vicino alla descrizione un avviso del tipo “CapCut – Editing Facile”. Se lo cliccate vi rimanda direttamente all’app, un software di editing ottimizzato per mobile che permette anche di creare dei modelli da condividere con gli utenti e personalizzare.

CapCut è in effetti un’ottima app per chi è alle prime armi con l’editing video da smartphone. È sempre sviluppata da ByteDance, la stessa società che ha creato TikTok. Pubblicata nell’aprile del 2020. Nel marzo del 2023 ha toccato due record: è arrivata a 200 milioni di utenti attivi ogni mese ed ha superato TikTok nel numero di dei download dell’app negli Stati Uniti. In Italia CapCut è al 7° posto tra le app più scaricate

Nelle classifiche degli Stati Uniti e dei Paesi europei compare anche un’altra app made in China: Shein. Fondata nel 2008 a Nanchino, nella provincia dello Jiangsu, dalla pandemia del 2020 questa piattaforma per l’e-commerce è diventata una delle aziende più importanti al mondo nel settore della moda. Con TikTok c’è una netta correlazione, parte del marketing di Schein è legato proprio alle collaborazione con creator attivi su questa piattaforma che mostrano in diretta i vestiti appena acquistati. In Italia Schein è all’8° posto tra le app più scaricate.

Nel marzo del 2023 c’è stata però un app che ha infranto ogni record negli Stati Uniti. In Italia non è ancora arrivata, ma forse dovremmo cominciare a prepari al suo sbarco: si chiama Temu ed è sempre un e-commerce. Questa volta però non si limita soltanto ai vestiti ma anche ad altri prodotti, a partire dall’elettronica al consumo. È molto conveniente, soprattutto perché permette di acquistare direttamente dai grossisti cinesi.

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