Quali sono i politici che sono già arrivati su Threads, il nuovo social di Instagram
Questa volta il tempo di reazione è stato molto più basso. Prima di vedere un politico su TikTok c’è valuto parecchio tempo. Il primo alla fine del 2019 era stato Matteo Salvini. In ogni caso la piattaforma dedicata ai video brevi era rimasta poco battuta fino a settembre del 2022, quando con le elezioni i politici si sono accorti che in effetti su TikTok c’erano dei giovani. E, pensa un po’, quei giovani potevano anche votare. Per Threads invece lo sbarco è stato quasi immediato.
Threads non è arrivato dal nulla. Questo nuovo social sviluppato da Meta è di fatto un’app satellite di Instagram. Un po’ come avevamo visto con TikTok Now, l’app con le stesse funzioni di Be Real lanciata da ByteDance. Non esattamente un successo. Su Threads si possono condividere testi, immagini, video, Gif e audio. Un buon canale ma niente che non avessimo già visto. Presto per valutare l’impatto sul pubblico italiano.
Cosa dicono i politici su Threads
Fra quelli che in gergo si definiscono early adopter di Threads, troviamo già parecchi nomi noti. C’è Giorgia Meloni, c’è Giuseppe Conte e c’è Matteo Renzi. Ci sono anche dei governatori di regione come Luca Zaia e Vincenzo De Luca. Mancano i sindaci delle grandi città. Avvistato solo Roberto Gualtieri, sindaco di Roma. Qui vi lasciamo i loro primi commenti.
Per tutto il pomeriggio c'è stato un grande assente: Matteo Salvini. Il leader della Lega aveva toccato il primato di politico più seguito sui social. Un titolo ora scippato dall’alleata Giorgia Meloni, sia su Instagram che su TikTok. In serata Salvini ha recuperato terreno pubblicando una foto insieme alla compagna Francesca Verdini: "Un saluto agli amici di Threads". Al momento il leader della Lega non ha ancora aperto Threads. Assente anche Elly Schlein che un po' compensa con il l'account ufficiale del Partito Democratico.
Certo. Sono passati gli anni in cui fare politica sui social era una curiosa variante alla comunicazione classica. Ormai sono canali tradizionali, con grafiche e campagne di comunicazione precise. Forse l'unica piattaforme non ancora esplorata dalla politica resta OnlyFans. Meglio così.