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Quali sono i piani di Starlink in Italia: l’inchiesta Sogei e i progetti di Musk per la banda larga

Starlink in questo momento è il più importante operatore al mondo per la connessione internet satellitare. Una potenza di fuoco gestita da oltre 6.000 satelliti in orbita che potrebbe diventare fondamentale nella strategia italiana per portare la banda ultralarga in tutto il Paese.
A cura di Valerio Berra
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Mentre leggete questo articolo sopra di voi ci sono oltre 6.000 satelliti Starlink che si muovono in orbita. È il sistema di connessione satellitare gestito dalla SpaceX di Elon Musk. Forse qualcuno è connesso proprio adesso, visto che la rete Starlink è aperta anche in Italia. Costo: 349 euro per il kit per accedere e 29 euro al mese per l’abbonamento. Il vantaggio rispetto a un’altra connessione? Prende ovunque. Su questa caratteristica il suo proprietario Elon Musk punta molto, come abbiamo visto durante la guerra in Ucraina.

Starlink prende se voi siete in alto mare o su una collina isolata in mezzo all’Appennino. Ed è proprio questo il motivo per cui ora è finita sul tavolo delle opzioni del governo per portare su tutto il territorio la connessione a banda ultralarga. Ed è sempre questo il motivo per cui Starlink compare tre le carte dell’inchiesta per corruzione che ha colpito Sogei, la società di consulenza informatica gestita dal Ministero dell’Economia. Fra gli indagati, con un ruolo marginale, c'è anche Andrea Stroppa, il referente di Starlink in Italia.

Il grande piano per la banda ultra larga in Italia

Il progetto per portare la banda ultralarga in Italia parte da lontano. Almeno dal 2015, quando il governo guidato da Matteo Renzi aveva approvato la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga. Obiettivo: portare la connessione veloce in tutte quelle zone del Paese che ancora marciavano a velocità difficilmente conciliabili con l'internet di oggi.

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) questo progetto ha fatto un salto di livello. Nasce il progetto Italia a 1 Giga, teoricamente il primo piano di intervento per per Strategia italiana per la Banda Ultra Larga. Il piano viene approvato nel 2021: governo Draghi. Vengono stanziati 3,8 miliardi di euro. L’obiettivo è portare una connessione da almeno 1 Gbit al secondo in tutto il territorio nazionale entro il 2026.

L’operazione viene gestita da Infratel Italia, società pubblica gestita dal Ministero delle Imprese. Come scrive sul sito è il “soggetto attuatore” della Strategia Nazionale per la Banda Ultralarga. Lo stato di avanzamento del progetto è pubblico: sul sito Banda Ultra Larga Italia si possono vedere tutti come procede il piano su tutti i territori. Il ritardo è abbastanza evidente.

Ma perché in questo processo deve intervenire il pubblico? Semplice: ci sono aree del Paese talmente isolate da non giustificare nessun investimento per i privati nelle strutture dove è necessario portare la connessione. Tecnicamente queste sono le aree bianche: dove nessun operatore investe e serve l’intervento dello Stato

Il ruolo di Starlink nella banda ultra larga

A che punto arriva Starlink in questa storia? Nell’ultimo anno i rapporti di Elon Musk con l’Italia sono diventati molto più frequenti, soprattutto con il governo guidato da Giorgia Meloni. L’ultimo incontro è stato negli Stati Uniti, quando Meloni è stata premiata direttamente da Elon Musk all’Atlantic Council.

Lo stesso Stroppa lo aveva detto. Starlink potrebbe essere un punto di connessione tra Elon Musk e l’Italia. Queste le sue dichiarazioni a Repubblica parlando degli investimenti di Musk nel nostro Paese:

“Le sue aziende in Italia non hanno grandi interessi, siamo un Paese che non cresce da decenni. Bisognerebbe rovesciare e chiedersi se all’Italia farebbe comodo avere al proprio fianco un’impresa della comunicazione Internet satellitare come Starlink, visto come sta andando il progetto Pnrr per portare la fibra in tutto il Paese”.

Il grande affare di Starlink in Italia sarebbe proprio questo: entrare come protagonista nel piano sulla banda ultralarga per recuperare il ritardo. Non è una questione banale: la fibra ha bisogno di cantieri per essere posata, per Starlink basta posizionare una parabola. A confermare il ruolo di Starlink è stato Angelo Butti, sottosegretario all’Innovazione, in un’intervista al Sole 24 Ore:

“Visti i ritardi degli operatori, il governo sta esplorando opzioni che possano contribuire a garantire connettività nell'immediato. Con riferimento alle aree più remote, stiamo valutando con Starlink e altri operatori l'integrazione della tecnologia satellitare”.

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