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Prova emozionale di Split Fiction: il videogame che non potrai mai finire da solo

Abbiamo giocato a Split Fiction, il nuovo videogioco di Josef Fares e del team Hazelight pubblicato da Electronic Arts. Un titolo da giocare obbligatoriamente in due che regala ore di coinvolgimento e convidivisione.
A cura di Lorena Rao
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La game industry è un settore ricco di personalità eccentriche e visionarie. Tra queste c’è Josef Fares, autore svedese di origine libanese ritornato sotto i riflettori per Split Fiction, un videogioco co-op, in cui bisogna giocare in due. Non è una novità nella tradizione di Fares e del suo studio Hazelight: l’intera produzione videoludica è incentrata su concetti di condivisione e nostalgia. Giocare infatti a Split Fiction, così come alle precedenti opere come gli acclamati It Takes Two, A Way Out e Brothers: A Tale of Two Sons, riporta agli anni ‘80 e ‘90, a quando si passavano le serate con il proprio migliore amico seduti sul divano a giocare insieme.

Un modo di condividere una passione che si è andato perdendo con la diffusione dei videogiochi multiplayer online. Eppure il successo della produzione targata Hazelight dimostra che tale approccio al gioco funziona perfettamente ancora oggi. Vero è che esiste un server Discord per permettere di trovare un secondo player e giocare online, ma il cuore di Split Fiction resta la condivisione in locale.

I mille mondi di Split Fiction

Mio ama scrivere di fantascienza, Zoe di fantasy. Entrambe stanno per coronare il sogno di una vita: firmare un contratto con la Rader Publishing, una prestigiosa casa editrice. Eppure qualcosa non quadra: al loro arrivo non c’è nessun foglio da firmare, ma delle bolle in cui sono invitate ad entrare assieme ad altri autori emergenti come loro. A Mio questa cosa non convince, e a ben vedere: quelle bolle sono dei dispositivi che simulano le idee di scrittori e scrittrici, per poi rubarle.

Per fermare tutto questo, Mio finisce per sbaglio assieme a Zoe, innescando un cortocircuito che trasporta le due autrici nei mondi fantasy e Sci-Fi partoriti dalle loro menti. Solo distruggendo i glitch tra i vari scenari potranno uscire dalla simulazione e fermare la Rader Publishing nel suo piano di plagio. Inizia così un’avventura che definire coinvolgente è riduttivo, perché la varietà di sfide e ambientazioni da vivere in compagnia riesce a stupire e far sorridere in modo continuo.

SPLIT FICTION | Il gioco ricorre allo split screen, lo schermo diviso in due, tipico di un'esperienza co-op.
SPLIT FICTION | Il gioco ricorre allo split screen, lo schermo diviso in due, tipico di un'esperienza co-op.

Giocando a Split Fiction si incontra davvero di tutto: talpe magiche in villaggi medieval-fantasy, ninja assassini in città cyberpunk e moltissimo altro ancora. Il gioco infatti ripropone e reintepreta stilemi e topoi di fantasy e fantascienza, proponendo un coacervo di citazioni a film e videogiochi tra i più rappresentativi dei due generi culturali. C’è di tutto: Halo, Dune, Assassin’s Creed, Star Wars. Questa varietà di rimandi non si ripercuote solo sulle ambientazioni ma anche sulle meccaniche di gioco. È impossibile racchiudere Split Fiction in un unico genere d’appartenenza, perché ogni scenario ha un gameplay diverso, tra fasi platform, sparatutto a scorrimento, puzzle, stealth e tanto altro. Da qui il costante senso di scoperta.

SPLIT FICTION | La sincronia tra Mio e Zoe è fondamentale per andare avanti. Qui un esempio in un mondo Sci-Fi.
SPLIT FICTION | La sincronia tra Mio e Zoe è fondamentale per andare avanti. Qui un esempio in un mondo Sci-Fi.

Per superare tutto questo è necessario trovare la giusta sincronia e affrontare i corretti ragionamenti assieme al proprio compagno d’avventura. A differenza di It Takes Two e degli altri titoli sopramenzionati, Split Fiction punta maggiormente sulla perfomance videoludica, per questo è bene che i due giocatori abbiano buona padronanza con i comandi e la telecamera di gioco. Solo così è possibile dare inizio a un flusso esaltante e adrenalinico davvero soddisfacente. Ciò non vuol dire che il titolo non sia comunque giocabile dai neofiti del videogioco, solo che bisogna avere più pazienza. Per fortuna morire in Split Fiction non è mai frustrante, dato che si ritorna immediatamente all’ultima posizione. Una struttura trial and error intelligente, dato che così i giocatori sono incentivati a tentare vari approcci prima di trovare quello più funzionale.

SPLIT FICTION | Nel gioco capiterà di vedere Mio e Zoe trasformate in creature fantastiche: in questo caso sono due maialini magici.
SPLIT FICTION | Nel gioco capiterà di vedere Mio e Zoe trasformate in creature fantastiche: in questo caso sono due maialini magici.

La profonda varietà di meccaniche e scenari rende evidente la qualità del game design, davvero sopraffina, che ribadisce la straripante creatività di Fares e del team Hazelight. Non solo, anche la loro capacità di saper leggere la contemporaneità attraverso due trend culturali, fantascienza e fantasy, grazie a una reinterpretazione videoludica meravigliosa.

Un'esperienza da non perdere

Nonostante la caldissima accoglienza di pubblico e critica, Split Fiction è stato accusato di essere un videogicoo “woke” a causa della presenza di due protagoniste femminili. Fares, che sin da quando ha esordito pubblicamente si è sempre espresso senza filti, ha affermato che i personaggi di Mio e Zoe sono ispirate alle sue due figlie e che in generale si tratta di un’esternazione vuota, dato che l’attuale produzione di Hazelight conta cinque protagonisti maschili contro tre protagoniste femminili. "Non mi interessa quello che un personaggio ha tra le gambe" ha affermato Fares. "Mi interessa solo che siano bei personaggi". E Mio e Zoe lo sono.

@dailymailgaming

Josef Fares responded to comments on YouTube about Split Fiction being ‘woke'. 🎥: YouTube / FallDamageFallDamage #splitfiction #gaming #joseffares #eagames

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In altre parole, Fares ha fatto valere la sua visione autoriale contro un’ideologia "anti-woke" che ammorba il dibattito videoludico e non solo. In realtà la critica ricevuta non è altro che una pretesa di voler trovare un difetto a un titolo che invece è un vero inno alla fantasia e alla condivisione emotiva più genuina e potente. Sicuramente una delle esperienze videoludiche più riuscite di questo 2025 da poco iniziato. Split Fiction è disponibile per PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.

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