Problemi con Postepay e BancoPoste: cosa sta succedendo a Poste Italiane e quando le app riprenderanno a funzionare
![Immagine](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/34/2022/12/PostePay-Blocco-1200x675.jpg)
“La preghiamo di attendere, le risponderà il primo operatore disponibile”. Per adesso è questa la prima risposta di Poste Italiane sui problemi segnalati questa mattina da centinaia di utenti. Per molti è impossibile accedere alle app di PostePay e BancoPosta su smartphone. I codici di errore segnalati sono 503 e 504. I call center sono intasati ma se avete pazienza di aspettare 14 minuti al telefono forse potreste trovare qualcuno che risponde.
Il disservizio che riguarda le app di Poste Italiane è esteso su scalfogga nazionale. I numeri dell’ufficio stampa non rispondono ma parlando con un operatore Fanpage.it ha appreso che sarà impossibile accedere ai portali gestiti da Poste Italiane fino al pomeriggio. Dopo le prime ore è arrivata anche una note di Poste: "Siamo intervenuti e il problema è in via di risoluzione". Il disservizio si registra sia sull’app che sul portale web.
Il blocco dei portali legati a Poste si può vedere anche Downdetector.it il portale che raccoglie tutte le segnalazioni legate ai down dei diversi servizi. Le segnalazioni qui sono cominciate alle 9.00 di mattina.
![POSTE ITALIANE | Le segnalazioni per i disservizi sono cominciate alle 9.00](https://staticfanpage.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/34/2022/12/Disservizio-Poste.jpg)
Il messaggio di errore delle carte
Su Twitter alcuni utenti hanno condiviso un messaggio arrivato da Poste Italiane in cui si parla di carte chiuse e conti trasferiti: “Gentile Cliente, ti informiamo che abbiamo provveduto a trasferire il saldo residuo presente sulla tua Carta prepagata Postepay su un'altra carta Postepay attiva a te intestata”.
Questa volta il messaggio non è un tentativo di phishing ma si tratta in effetti di un messaggio di servizio inviato dall’azienda. La conferma è arrivata anche dall’operatore con cui abbiamo parlato: si tratta di messaggi di routine arrivati per carte che avevano una scadenza di 18 mesi.