Presto non ci sarà più il check-in aeroporto: l’era dei pass digitali e del riconoscimento biometrico

L'orizzonte non ha bisogno di un passaporto, scriveva il poeta Derek Walcott. E, a quanto pare, nemmeno gli aeroporti del futuro. Carte di imbarco e documenti potrebbero essere sostituiti da pass digitali e riconoscimento biometrico. L’ICAO, l’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile dell’ONU, vuole introdurre all'interno degli aeroporti un sistema completamente digitalizzato entro i prossimi tre anni per velocizzare e modernizzare i viaggi in aereo.
L'obiettivo è realizzare un pass digitale che i viaggiatori salveranno sullo smartphone, il documento conterrà tutte le informazioni necessarie per il volo e si aggiornerà in automatico in caso di cambio gate o ritardi. Non solo, il sistema digitalizzato potrebbe rendere superfluo il check-in. I passeggeri infatti potranno accedere ai gate tramite il riconoscimento facciale. I dati biometrici, insieme a quelli del passaporto, saranno salvati sul dispositivo mobile e utilizzati per identificare il viaggiatore, eliminando così la necessità di presentare documenti fisici.
Secondo Valérie Viale, direttrice del product management di Amadeus, azienda leader nei servizi tecnologici per il trasporto aereo, “il pass digitale e il riconoscimento biometrico rappresentano il più grande cambiamento nel settore del trasporto aereo degli ultimi 50 anni”. Eppure il piano dell'ICAO solleva anche nuovi dubbi legati alla privacy dei passeggeri.
I primi esperimenti negli aeroporti
Sono già stati fatti diversi test per rivoluzionare il sistema di accesso negli aeroporti. Nel 2018 a Dubai sono stati costruiti i tunnel biometrici, o "Smart Gates", che utilizzano la tecnologia per verificare in cinque secondi l'identità dei viaggiatori. Non solo, i passeggeri possono utilizzare le impronte digitali o le scansioni del volto al posto di passaporti fisici.
Anche negli aeroporti di Hong Kong, Tokyo Narita, Tokyo Haneda, Indira Gandhi International a Delhi, Londra Heathrow e Parigi Charles de Gaulle stanno cercando di implementare il riconoscimento facciale. Negli Stati Uniti, le principali compagnie aeree come American Airlines, United e Delta utilizzano da due anni il check-in biometrico per la consegna dei bagagli e per l'imbarco in determinati aeroporti.
Infrastrutture e privacy: le sfide da affrontare
Per realizzare il progetto dell'ICAO sarà necessario un profondo aggiornamento delle infrastrutture aeroportuali, per supportare le tecnologie in grado di leggere i pass digitali e rilevare i volti dei passeggeri. Non solo, bisognerà anche garantire l’interoperabilità tra i sistemi delle diverse compagnie aeree.
La tecnologia solleva anche nuove preoccupazioni legate alla privacy. L'obiettivo del riconoscimento facciale è osservare, elaborare, catalogare. I sistemi hanno anche discriminato, e violato la privacy delle persone. Amadeus ha spiegato che i dati raccolti saranno eliminati entro 15 secondi dopo ogni controllo. Tuttavia, i software potrebbero essere vulnerabili ad attacchi informatici, e informazioni sensibili di milioni di passeggeri finirebbero nelle mani dei cybercriminali. Non solo, la tecnologia biometrica commette ancora moltissimi errori, e prima di implementarla nelle infrastrutture sarà necessario testarla.