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Pornhub blocca il suo sito in un intero Stato: potrebbe succedere anche in Italia

Il 1° gennaio 2025 in Florida verrà introdotto un sistema di age verification per controllare l’età degli utenti che accedono a siti con materiali per adulti. Un filtro che verrà applicato a diverse tipologie di piattaforme, come quelli di scommesse o di pornografia. Pornhub ha già chiarito che nei Paesi in cui vengono introdotti filtri del genere la sua posizione resterà sempre la stessa: chiudere del tutto.
A cura di Valerio Berra
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Al netto di colpi di scena, dal 1° gennaio la piattaforma Pornhub dovrebbe bloccare tutto il suo sito in Florida. Se vi sembra di avere già letto una notizia del genere, non vi state sbagliando. Nell’ultimo anno Pornhub ha iniziato a bloccare il suo sito in diverse zone degli Stati Uniti sempre per lo stesso motivo: l’introduzione di un sistema di age verification. Lo stesso che potrebbe essere introdotto anche da AgCom in Italia. In breve, come spiega Florida Politcs, dal 1° gennaio verrà introdotto un sistema di verifica dell’età in base a cui gli utenti che vogliono accedere al sito dovranno inserire alcuni dati personali. I sistemi possono variare, ma di solito si tratta di inserire i codici che si riferiscono alla propria identità digitale. L’equivalente del nostro Spid.

Questi sistemi non registrano l’identità dell’utente ma estrapolano solo l’età, in modo tale da verificare che abbiano superato l’età minima per accedere a contenuti di natura pornografica. Una dinamica simile è già successa in altri Stati, come il Louisiana. E potrebbe tornare anche in Italia, visto che nel marzo del 2024 AgCom ha iniziato a lavorare a un sistema molto simile per la verifica dell’età. Un piano confermato anche a Fanpage.it dal commissario AgCom Massimiliano Capitanio.

La risposta di Pornhub: “In questo modo internet diventa più pericoloso”

Pornhub in questo momento è un marchio gestito Aylo, un gruppo che ha al suo interno diverse piattaforme di pornografia. La proprietà dal 2023 è del fondo Ethical Capital Partners. Come ha spiegato dal suo fondatore Solomon Friedman in un’intervista a Fanpage.it, la sua posizione sul tema della verifica dell’età è molto chiara. Secondo il colosso, Pornhub è tra i siti più visitati al mondo, introdurre un sistema di verifica dell’età su ogni portale drena il pubblico generalista verso spazi di internet meno normati: “In Louisiana nelle prime 24 ore dalla sua introduzione abbiamo registrato un calo di traffico dell’80%. Difficile pensare che queste persone abbiano semplicemente deciso di rinunciare alla pornografia”.

E dove vanno gli utenti che non accedono più a Pornhub? Prima di tutto il blocco non riguarda solo questa piattaforma ma tutte quelle dove viene riscontrate una presenza maggioritaria di contenuti per adulti, cosa che vale anche per i siti di scommesse. In compenso però ci sono piattaforme in cui queste attività non sono nemmeno tracciabili, a partire da Telegram.

Al momento Pornhub, e altri siti per adulti, usano un sistema di autocertificazione. Una variante della classica domanda iniziale: “Hai più di 18 anni?”. Il blocco, ovviamente, si può aggirare con facilità. Firedman propone un’altra soluzione: “È una tecnologia che esiste già oggi, vantaggiosa sotto vari punti di vista. Basta verificare l'età dell'utente alla base, cioè direttamente al dispositivo che usa. Non serve chiederla per l'accesso a ogni sito”.

Cosa succede in Italia: la proposta di AgCom

L’introduzione di un sistema di age verification in Italia non è fantapolitica. Anzi. Lo scorso ottobre AgCom ha approvato uno schema che definisce proprio come verrà costruito il sistema da implementare nei siti per adulti. Pornhub nei mesi scorsi ha anche inviato una lettera alla politica italiana. Al momento però non esiste ancora una data per l’introduzione di un sistema di age verification anche in Italia.

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