Politici e TikTok, a un anno dall’invasione c’è solo un partito che ha abbandonato la piattaforma
Il T-Day è stato è stato il 1° settembre. In poche ore sembra che tutti i social media manager si siano messi d’accordo per fare la stessa mossa: sbarcare su TikTok per rivolgersi a un nuovo pubblico. In pochi giorni Carlo Calenda, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi e il PD hanno aperto un account. Scelta fatta forse un po’ troppo in chiusura di campagna elettorale per essere efficace. Al netto dello stupore iniziale, l’operazione non sembra aver spostato mezzo voto.
A un anno di distanza siamo tornati a controllare cosa fanno i politici con TikTok. Le sorprese sono due. La prima è che chi è arrivato a settembre è restato fino ad oggi. La seconda è che c’è solo un partito che ha deciso di non investire su questo canale di comunicazione. Certo, intanto TikTok è continuato a cambiare. Gli utenti in Italia sono sempre di più e sempre più adulti e questo si vede anche nel tipo di contenuti trasmessi e nei creator che stanno diventando virali.
Il caso Berlusconi
Tra i partiti più rappresentati in Parlamento bisogna toglierne uno da questa analisi. Uno dei nomi che avevano sollevato più stupore fra i politici arrivati su TikTok era quello di Silvio Berlusconi. Un politico che ha legato parte della sua fortuna proprio al modo di comunicare sui media. Il suo primo video conta oggi oltre 10 milioni di visualizzazioni e probabilmente è stato uno dei migliori esordi di sempre sulla piattaforma. Dopo la sua morte il suo account è rimasto ancora visibile ma ha smesso di pubblicare video.
Meglio un volto che un partito
Il primo dato è che su TikTok vale per la comunicazione politica un vecchio adagio che funziona anche su Instagram: meglio un volto che un partito. Gli account di partito, se ci sono, non hanno numeri molto interessanti. Funzionano invece bene i volti, le singole voci. Una tendenza che si lega ovviamente a un sentimento più diffuso della politica italiana in cui sembrano più importanti i leader dei collettivi.
La politica con più follower su TikTok è Giorgia Meloni. Il suo profilo ha 1,3 milioni di follower, 9,3 milioni di like e in generale ottime metriche. È un account molto istituzionale. Pubblica videonews sui lavori del governo e video girati in prima persona. Segue le ricorrenze, pubblica con regolarità e non lascia grandi spazi all’improvvisazione. Molti video sono uguali a quelli che si possono trovare tra i Reel del suo profilo Instagram.
Discorso diverso per Matteo Salvini. Il leader della Lega ha 932.000 follower e 15,7 milioni di like. Pubblica spesso e si ferma molto di più sull’attualità. Nel suo account ci sono anche video lontani dai temi portati avanti dal suo partito. Il 7 maggio ha pubblicato il video di un motociclista che aiuta un’anziana ad attraversare la strada. Il 4 agosto ha pubblicato la clip di una rissa fra automobilisti a Palermo, quello in cui a un certo punto un uomo con il Suv si è scontrato di proposito con una 500.
E ancora: il 28 agosto ha pubblicato il video di una proposta di matrimonio all’ospedale Gaslini di Genova. Su TikTok Salvini, esattamente come su altri social mischia clip che riguardano la politica a video che servono solo per creare engagement. Rispetto a Meloni i suoi TikTok hanno un taglio più amatoriale, non mancano video in cui Salvini si fa riprendere mentre gioca a basket o accarezza gli ospiti di un canile.
La strategia di Giuseppe Conte
Giuseppe Conte prosegue con la sua strategia cominciata già ad aprile del 2022. Il leader del Movimento 5 Stelle si muove in una comunicazione molto diretta. Video montati con musiche coinvolgenti, attacchi frontali al governo, interazione frequenti con gli utenti. Una volta il suo slogan era “Occhio Ragazzi”. Oggi è più vario, anche perché su TikTok non ci sono più solo “ragazzi”. In ogni caso i risultati sono buoni: medaglia di bronzo per il leader più seguito con 643.000 follower.
Palla al centro
Curiosamente simili gli account di Matteo Renzi e Carlo Calenda. Entrambi non hanno esattamente bucato lo schermo. Renzi è fermo a a 72.000 follower, Calenda a 29.000. La ricetta è la stessa: video in prima persona, commenti sull’attualità e clip prese da discorsi fatti in televisioni o nei comizi. Le interazioni non sono molte. Nessuno dei due profili raggiunge il milione di like.
Il vuoto del PD
“Carissimi, domenica si vota”. L’account TikTok del Pd è rimasto fermo al 23 settembre, quando il creator Gabri Monta spingeva gli spettatori ad andare a votare. Anche la bio del profilo non è aggiornata. Si legge: “Partito Democratico, Italia democratica e progressista”. E poi due hashtag, per altro non esattamente utili visto che non sono cliccabili: “#25settembrevotoPD#Scegli”. Vero, i follower erano pochissimi: meno di 10.000.
La comunicazione del PD non passa nemmeno dal volto della sua segretaria, Elly Schlein. Nonostante sia attiva su altri social, la leader del PD non ha un account TikTok attivo. Anzi. Dalle ricerche sembra che non ne abbia nemmeno uno sopito. C’è giusto un account con il nome storpiato (ellysclein), 75 follower e la dicitura “Segretario nazionale del Partito Democratico”. Difficile sia quello originale.