Pokémon diventa gender neutral, a inizio gioco non chiederà più: “Sei un maschio o una femmina?”
"Nuovo gioco. Sei un bambino o una bambina?”. Nel 2001 per la prima volta nella saga di Pokémon è stato possibile scegliere il genere del personaggio da giocare. Era appena stato lanciato sul mercato Pokémon Cristallo, il terzo titolo della seconda generazione. La scelta del genere era la prima domanda del gioco e da quella sarebbe seguita la forma dell’avatar utilizzato per tutta la partita. Il 18 novembre arriveranno i giochi Pokémon di nona generazione e quella domanda sparirà di nuovo dal gioco.
I due nuovi titoli si chiameranno Pokémon Scarlatto e Pokémon Violetto, saranno ambientati nella regione spagnoleggiante di Paldea e ai giocatori non verrà più richiesto il genere dell’avatar nella fase di costruzione del personaggio. Dalle informazioni diffuse fino a questo momento si può capire che i giocatori dovranno solo costruire lo stile che preferiscono, mettendo insieme le caratteristiche associabili a qualsiasi genere.
Certo. Questo cambiamento non attenuerà l’impatto delle critiche che il gioco si prepara a riceve. Dai trailer tutto il comparto tecnico sembra parecchio rivedibile, soprattutto per un gioco così tanto atteso dalla fanbase.
L’anticipazione del capopalestra Grusha
L’attenzione verso la comunità LGBTQIA+ era già stata anticipata da un personaggio presentato negli ultimi trailer. Il capopalestra di tipo ghiaccio Grusha della regione di Paldea. I pronomi utilizzati per descriverlo sono maschili, il suo aspetto è androgino e i suoi vestiti sono gender neutral.