Pfizer sta sviluppando un’app che riconosce il Covid con un colpo di tosse
Basta il suono di qualche colpo di tosse e la nuova app finanziata da Pfizer sarà in grado di identificare la presenza del virus Sars CoV-2. È come un test antigenico, con una precisione del 92%. Il gigante farmaceutico ha investito 116 milioni di dollari, e ha chiuso tutte le operazioni dopo un lungo corteggiamento a ResApp, azienda australiana che si occupa da tempo di assistenza sanitaria digitale.
Da aprile Pfizer ha cominciato a offrire somme sempre più consistenti a ResApp. È partita da 65 milioni, ha rilanciato a 74,2 e ha chiusa l’affare a 116. Una corte insistente, ma non a sproposito. Da circa dieci anni infatto ResApp utilizza gli algoritmi di apprendimento automatico per analizzare le registrazioni della tosse e dei suoni respiratori e catalogare un’ampia fascia di patologia. Polmonite, bronchite, tosse o asma.
I dati dello studio
A inizio 2022 i primi risultati dello studio pilota hanno dimostrato che il sistema è in grado di rilevare con precisione il 92% dei casi positivi di Covid, solo dal suono della tosse. Non solo, ha registrato anche una specificità dell’80%, difficilmente quindi i test producono falsi positivi. L’app può essere usata solo nei casi sintomatici. Il programma di ResApp, ad agosto, ha ricevuto il marchio CE per la diffusione in Europa ed è stato approvato dalla Therapeutic Goods Administration australiana.
“Siamo certi che l’accordo con Pfizer sarà d’aiuto alla nostra ricerca per rendere questa tecnologia sempre più precisa e affidabile, soprattutto per le persone che ne usufruiranno nel prossimo futuro, già in questo autunno “, spiegano i vertici di ResApp. “D’altronde il nostro obiettivo è quello di fornire alla comunità sempre nuovi strumenti per far fronte alle malattie, in questo caso per contenere un ritorno del Covid-19”.
Come funzionerà l’app
ResApp Health è nata nel 2000 a Brisbone, e da subito ha iniziato a utilizzare una tecnologia di screening caratterizzata dal processo di machine learning. L'app analizzerà, attarverso il microfono degli smartphone, i colpi di tosse. Poi, grazie all'intelligenza artificiale sarà possibile classificarli, riconoscendo il Covid-19. Il risultato è frutto di lunghe addestramenti.
Attravero sessioni di registrazioni l'IA ha imparato a catalogare i differenti colpi di tosse riconducendoli a una specifica patologia. Un processo simile era già stato fatto da ResApp sui pazienti affetti da alzheimer. Anche in questo caso il riconoscimento della malattia è stato possibile grazie biomarcatori biologici, legati alla forza delle corde vocali, alla respirazione, e al degrado muscolare.