Perché Zuckerberg si tira indietro: “Combatterò con Musk quando sarò pronto”
È un tira e molla quello tra Mark Zuckerberg e Elon Musk. Dopo l'annuncio di ieri, il Ceo di Meta mette un freno. "Amo questo sport e sono pronto a combattere dal giorno in cui Elon mi ha sfidato. Se mai sarà d’accordo su un vero appuntamento, lo saprete da me. Fino ad allora, per favore presumete che tutto ciò che dice non sia stato concordato", ha scritto su Threads.
Ha poi aggiunto: "Condividerò i dettagli sul mio prossimo combattimento quando sarò pronto. Quando gareggio, voglio farlo in un modo che metta sotto i riflettori gli atleti d’élite al vertice del gioco. Si può fare lavorando con organizzazioni professionali come UFC o ONE, per farcela bene e creare un’ottima carta".
L'incontro in Italia
Lo stop di Zuckerberg arriva dopo il grande annuncio, ieri infatti Musk ha scritto su X: "Ho parlato con la premier italiana e il ministro della Cultura. Hanno concordato una location epica. Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck ", annuncia Musk su X. "Il livestream sarà su questa piattaforma e su Meta. L'inquadratura sarà l'antica Roma, quindi niente di moderno. Tutto porterà rispetto al presente e passato dell'Italia, e il ricavato andrà ai veterani". La notizia ha fatto subito rumore, anche perché a un certo punto Musk aveva anche detto che si sarebbero scontrati al Colosseo di Roma, notizia poi smentita dal capo ufficio stampa del Ministero della Cultura Andrea Petrella.
La risposta del ministro della cultura Sangiuliano
Anche in questo caso sembra che Musk abbia fatto il passo più lungo della gamba e infatti è arrivata la risposta tempestiva del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano."Ho avuto una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk, abbiamo parlato della comune passione per la storia dell'antica Roma. Stiamo ragionando sul modo in cui organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un'ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini", ha dichiarato Sangiuliano.
Come è nata la sfida tra Musk e Zuck
Tutto è inziato il 21 giugno con un post su X. Elon Musk risponde a un utente, si chiama Mario Nawfal e ha pubblicato un post dove viene citata l’intenzione da parte di Meta, l’azienda guidata da Mark Zuckerberg, di lanciare un nuovo social con funzioni simili a quelle di Twitter, (sta parlando di Threads che sarebbe poi uscito qualche settimana dopo). Elon Musk critica Zuck e poi un altro utente che lo invita a fare attenzione, il Ceo di Meta, infatti, ha cominciato da tempo a praticare il Jiu-Jiitsu, con discreti risultati, ha già vinto il suo primo torneo.
La risposta di Elon Musk è perentoria: “Sono pronto per la gabbia, se lui ci sta”. Zuckerberg risponde e su Instagram pubblica una story con un tweet di Elon Musk e un solo commento: “Inviami la posizione”